2022
Nuovo distributore di metano e nuovi autobus con i soldi del PNRR. [ ARTICOLO AGGIORNATO IL 31/12/2022 ]
15 ottobre 2022
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza varato dal Governo italiano porta a Vicenza denaro sufficiente per acquistare 10 nuovi autosnodati a gas metano compresso e realizzare un nuovo impianto di erogazione dello stesso gas all'interno del deposito di Viale Fusinieri a Vicenza. Un nuovo investiento volto a perseguire gli obbiettivi di riduzione dell'impatto ambientale del servizio di trasporto pubblico su gomma.
Nuovi autobus a metano
L'appalto per la fornitura dei 10 autosnodati alimentati a gas metano compresso porta con sè una interessantissima novità: si tratterà dei primissimi autobus Classe II, ossia extraurbani, alimentati con qualcosa di diverso dal classico gasolio.
Il contributo del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) ammonta a poco più di 3 milioni di euro, a cui SVT aggiungerà risorse proprie fino alla concorrenza di un importo complessivo di circa 5,8 milioni di euro. Di questi 4,15 verranno investiti nella fornitura dei mezzi, aggiudicata a MAN Truck&Bus a fine novembre, mentre la rimanente parte del budget servirà per acquistare il servizio manutentivo omnicomprensivo per i primi 9 anni di vita dei mezzi. I nuovi autobus saranno del tutto simili agli autosnodati a gasolio MAN Lion's City 19C entrati in servizio sulla rete extraurbana tra settembre e ottobre, con la sostanziale differenza riscontrabile sul tetto, data la presenza del carter di protezione delle bombole di gas metano compresso. La consegna è prevista dopo 240 giorni dalla stipula del contratto, avvenuta evidentemente in via di urgenza a fine novembre, dato il rigido programma del finanziamento, che impone di stipulare i contrati di fornitura entro e non oltre il 31 dicembre 2022.
Nuovo distributore di gas metano
Per quanto riguarda il distributore, Società Vicentina Trasporti ha avviato recentemente una procedura esplorativa finalizzata ad individuare gli operatori economici possibilmente interessati alla progettazione e alla realizzazione materiale (applato integrato) dell'impianto di erogazione, presso il centro operativo di Viale Fusinieri, ossia il deposito degli autobus urbani di Vicenza. L'infrastruttura interna al deposito si rende necessaria alla luce della massiccia presenza di autobus a CNG nella flotta urbana berica. Ad oggi il rifornimento viene effettuato presso distributori stradali che, tramite regolare appalto per la fornitura del gas naturale per autotrazione, vendono il prezioso (ed ora costoso) combustibile ad SVT. La presenza di un impianto privato all'interno del recinto del deposito consentirà l'abbattimento dei costi gestionali e la riduzione dei tempi di rifornimento della flotta dal momento che: 1) non sarà più necessario percorrere circa 6 km da e verso il distributore stradale, 2) il personale di rimessaggio potrà gestire più autobus contemporaneamente anzichè due alla volta, 3) l'erogazione del metano avverrà in maniera più rapida in virtù del dimensionamento dell'impianto ad hoc per l'utilizzo intensivo e della tecnologia avanzata che verrà adottata.
Non resta che attendere per vedere i frutti di questi ulteriori investimenti.
Riproduzione riservata. ©
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza varato dal Governo italiano porta a Vicenza denaro sufficiente per acquistare 10 nuovi autosnodati a gas metano compresso e realizzare un nuovo impianto di erogazione dello stesso gas all'interno del deposito di Viale Fusinieri a Vicenza. Un nuovo investiento volto a perseguire gli obbiettivi di riduzione dell'impatto ambientale del servizio di trasporto pubblico su gomma.
Nuovi autobus a metano
L'appalto per la fornitura dei 10 autosnodati alimentati a gas metano compresso porta con sè una interessantissima novità: si tratterà dei primissimi autobus Classe II, ossia extraurbani, alimentati con qualcosa di diverso dal classico gasolio.
Il contributo del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) ammonta a poco più di 3 milioni di euro, a cui SVT aggiungerà risorse proprie fino alla concorrenza di un importo complessivo di circa 5,8 milioni di euro. Di questi 4,15 verranno investiti nella fornitura dei mezzi, aggiudicata a MAN Truck&Bus a fine novembre, mentre la rimanente parte del budget servirà per acquistare il servizio manutentivo omnicomprensivo per i primi 9 anni di vita dei mezzi. I nuovi autobus saranno del tutto simili agli autosnodati a gasolio MAN Lion's City 19C entrati in servizio sulla rete extraurbana tra settembre e ottobre, con la sostanziale differenza riscontrabile sul tetto, data la presenza del carter di protezione delle bombole di gas metano compresso. La consegna è prevista dopo 240 giorni dalla stipula del contratto, avvenuta evidentemente in via di urgenza a fine novembre, dato il rigido programma del finanziamento, che impone di stipulare i contrati di fornitura entro e non oltre il 31 dicembre 2022.
Nuovo distributore di gas metano
Per quanto riguarda il distributore, Società Vicentina Trasporti ha avviato recentemente una procedura esplorativa finalizzata ad individuare gli operatori economici possibilmente interessati alla progettazione e alla realizzazione materiale (applato integrato) dell'impianto di erogazione, presso il centro operativo di Viale Fusinieri, ossia il deposito degli autobus urbani di Vicenza. L'infrastruttura interna al deposito si rende necessaria alla luce della massiccia presenza di autobus a CNG nella flotta urbana berica. Ad oggi il rifornimento viene effettuato presso distributori stradali che, tramite regolare appalto per la fornitura del gas naturale per autotrazione, vendono il prezioso (ed ora costoso) combustibile ad SVT. La presenza di un impianto privato all'interno del recinto del deposito consentirà l'abbattimento dei costi gestionali e la riduzione dei tempi di rifornimento della flotta dal momento che: 1) non sarà più necessario percorrere circa 6 km da e verso il distributore stradale, 2) il personale di rimessaggio potrà gestire più autobus contemporaneamente anzichè due alla volta, 3) l'erogazione del metano avverrà in maniera più rapida in virtù del dimensionamento dell'impianto ad hoc per l'utilizzo intensivo e della tecnologia avanzata che verrà adottata.
Non resta che attendere per vedere i frutti di questi ulteriori investimenti.
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In servizio anche i primi nuovi bus extraurbani. MAN e IVECO rinnovano la flotta di SVT.
10 luglio 2022
Dopo i primi 25 urbani a metano entrati in servizio a marzo, ecco finalmente in strada pure i nuovi autobus extraurbani diesel Euro 6E. Sono entrati in servizio tra giugno e luglio i primi 12 metri prodotti da IVECO e MAN, per un totale di ben 35 nuovi mezzi, cui se ne aggiungeranno a breve altri 11 snodati MAN, anch'essi alimentati a gasolio con motore Euro 6 step E, quindi il più avanzato in termini di riduzione delle emissioni nocive allo scarico.
Tutti gli autobus, sia quelli già in servizio sia gli autosnodati in attesa di essere targati, sono dotati di posto riservato a persone su sedia a ruote, nonchè di sistema di accesso in corrispondenza della porta centrale. Come dotazioni tecnologiche si elencano le più classiche: climtizzazione, annunci audio-video interni di prossima fermata ed esterni di linea e destinazione, videosorveglianza, contapasseggeri (APC), geolocalizzazione e monitoraggio della vettura in tempo reale (AVL-AVM) e validatrici elettroniche di biglietti e abbonamenti.
Tra le dotazioni più innovative c'è l'assistenza alla guida con sistemi ADAS, che assistono il conducente nella rilevazione di ostacoli e nel mantenimento della distanza di sicurezza.
I nuovi autobus Classe II (extraurbani) sono così suddivisi:
n. 8 IVECO Crossway 12 LE City
Sono autobus lunghi 12 metri, alimentati a gasolio con motore FPT Cursor da 9 litri e 360 CV di potenza. A differenza degli esemplari da 10 e 12 metri già in servizio da alcuni anni sulle linee della provincia, questi 8 Crossway sono a pianale parzialmente ribassato (low entry), ossia con porte a circa 33 cm da terra, utili per velocizzare la movimentazione dei passeggeri in salita e in discesa dal veicolo, e con la parte posteriore a circa 80 cm da terra, raggiungibile con 3 gradini posti dopo la seconda porta di servizio. Inoltre, si distinguono dai "fratelli rialzatati" per la porta anteriore a doppia anta con apertura a rototraslazione interna, più comune sui bus Classe I che sui Classe II. All'interno trovano posto 45 sedili di tipo extraurbano con rivestimento in tessuto, cui si aggiungono 27 posti in piedi e una postazione per sedia a rotelle o passeggino aperto. In corrispondenza della seconda porta di servizio è installata una pedana a ribalta manuale.
I nuovi Crossway 12 LE City occupano la serie 626-633, in diretta successione agli altri autobus ribassati da 12 metri presenti nel parco mezzi di SVT.
n. 27 MAN Lion's Intercity R60
Modello già noto nel territorio vicentino grazie alle piccolissime flotte acquistate dagli operatori minori dell'area provinciale (Capozzo e Lorenzi, per citarne due) grazie agli stessi finanziamenti regionali con cui SVT ha potuto ordinare un contingente così numeroso di vetture dal produttore tedesco (con stabilimenti in Turchia e Polonia). Quella di SVT è, per ora, la flotta di MAN Lion's Intercity più numerosa d'Italia.
Le vetture sono lunghe 12 metri, alimentate a gasolio con motore MAN da 9 litri e 360 CV di potenza, abbinato ad un cambio ZF a 6 velocità. All'interno il pianale si trova a circa 80 cm di altezza dal piano strada, come nella migliore tradizione degli autobus Classe II "puri". La postazione per sedia a ruote è raggiungibile mediante elevatore idraulico a scomparsa all'interno dei gradini della porta centrale. La capacità massima è di 80 persone, di cui 51 sedute, 28 in piedi e 1 posto riservato a disabili o passeggino aperto. Un particolare interessante: sono i primi autobus a pianale rialzato che giungono dalla fabbrica già dotati di cabina del conducente "chiusa" e separata dall'abitacolo passeggeri. Fino ad oggi l'intervento di protezione della cabina si è eseguito postumo all'acquisto dell'autobus.
I nuovi Lion's Intercity R60 occupano la serie 258-284, in immediata prosecuzione della nutrita serie di Mercedes Integro, ormai decimati e prossimi all'estinzione.
n. 5 MAN Lion's City 19C (classe II)
Sebbene il nome sia rimasto lo stesso, il Lion's City che vedremo presto in circolazione sulle principali linee della Provincia di Vicenza non avrà nulla a che fare con il "Leone" presente a Vicenza in tutte le salse possibili e immaginabili (10, 12, 18 e 18.75 metri, con alimentazioni diesel, a GPL e CNG, in classe I e in classe II, con 2, 3 e 4 porte). La nuova versione prodotta da MAN e sbarcata a Vicenza, tra le prime in Italia per quanto riguarda la taglia da 18,75 metri, è spinta dallo stesso motore dei Lion's Intercity R60, ossia il MAN D15 da 9 litri e 360 CV di potenza. Interamente a pianale ribassato a circa 33 cm da terra, le nuove vetture articolate sono datotate delle classiche 3 porte di servizio, la prima a rototraslazione interna e le rimanenti ad espulsione. L'allestimento interno non prevede cappelliere e presenta numerosi sedili posti a livello del pavimento, sebbene di tipo extraurbano con rivestimento in tessuto.
n. 6 MAN Lion's City 19C (classe I)
Del tutto identici ai precedenti come aspetto esterno e come dotazioni principali, questi ulteriori 6 esemplari sono omologati in Classe I con allestimento di tipo suburbano, con doppia fila di sedili su entrambi i lati del veicolo. Particolare il fatto che questi ultimi sono semplici sedili di plastica, senza rivestimento o imbottitura della seduta. Non sono presenti cappelliere e nella metà anteriore del veicolo si è preferito avere un'ampia piattaforma libera da sedili e adatta al trasporto di numerose persone in piedi (allestimento simile a quello adottato sui MAN Lion's City GL CNG del servizio urbano di Vicenza).
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Dopo i primi 25 urbani a metano entrati in servizio a marzo, ecco finalmente in strada pure i nuovi autobus extraurbani diesel Euro 6E. Sono entrati in servizio tra giugno e luglio i primi 12 metri prodotti da IVECO e MAN, per un totale di ben 35 nuovi mezzi, cui se ne aggiungeranno a breve altri 11 snodati MAN, anch'essi alimentati a gasolio con motore Euro 6 step E, quindi il più avanzato in termini di riduzione delle emissioni nocive allo scarico.
Tutti gli autobus, sia quelli già in servizio sia gli autosnodati in attesa di essere targati, sono dotati di posto riservato a persone su sedia a ruote, nonchè di sistema di accesso in corrispondenza della porta centrale. Come dotazioni tecnologiche si elencano le più classiche: climtizzazione, annunci audio-video interni di prossima fermata ed esterni di linea e destinazione, videosorveglianza, contapasseggeri (APC), geolocalizzazione e monitoraggio della vettura in tempo reale (AVL-AVM) e validatrici elettroniche di biglietti e abbonamenti.
Tra le dotazioni più innovative c'è l'assistenza alla guida con sistemi ADAS, che assistono il conducente nella rilevazione di ostacoli e nel mantenimento della distanza di sicurezza.
I nuovi autobus Classe II (extraurbani) sono così suddivisi:
n. 8 IVECO Crossway 12 LE City
Sono autobus lunghi 12 metri, alimentati a gasolio con motore FPT Cursor da 9 litri e 360 CV di potenza. A differenza degli esemplari da 10 e 12 metri già in servizio da alcuni anni sulle linee della provincia, questi 8 Crossway sono a pianale parzialmente ribassato (low entry), ossia con porte a circa 33 cm da terra, utili per velocizzare la movimentazione dei passeggeri in salita e in discesa dal veicolo, e con la parte posteriore a circa 80 cm da terra, raggiungibile con 3 gradini posti dopo la seconda porta di servizio. Inoltre, si distinguono dai "fratelli rialzatati" per la porta anteriore a doppia anta con apertura a rototraslazione interna, più comune sui bus Classe I che sui Classe II. All'interno trovano posto 45 sedili di tipo extraurbano con rivestimento in tessuto, cui si aggiungono 27 posti in piedi e una postazione per sedia a rotelle o passeggino aperto. In corrispondenza della seconda porta di servizio è installata una pedana a ribalta manuale.
I nuovi Crossway 12 LE City occupano la serie 626-633, in diretta successione agli altri autobus ribassati da 12 metri presenti nel parco mezzi di SVT.
n. 27 MAN Lion's Intercity R60
Modello già noto nel territorio vicentino grazie alle piccolissime flotte acquistate dagli operatori minori dell'area provinciale (Capozzo e Lorenzi, per citarne due) grazie agli stessi finanziamenti regionali con cui SVT ha potuto ordinare un contingente così numeroso di vetture dal produttore tedesco (con stabilimenti in Turchia e Polonia). Quella di SVT è, per ora, la flotta di MAN Lion's Intercity più numerosa d'Italia.
Le vetture sono lunghe 12 metri, alimentate a gasolio con motore MAN da 9 litri e 360 CV di potenza, abbinato ad un cambio ZF a 6 velocità. All'interno il pianale si trova a circa 80 cm di altezza dal piano strada, come nella migliore tradizione degli autobus Classe II "puri". La postazione per sedia a ruote è raggiungibile mediante elevatore idraulico a scomparsa all'interno dei gradini della porta centrale. La capacità massima è di 80 persone, di cui 51 sedute, 28 in piedi e 1 posto riservato a disabili o passeggino aperto. Un particolare interessante: sono i primi autobus a pianale rialzato che giungono dalla fabbrica già dotati di cabina del conducente "chiusa" e separata dall'abitacolo passeggeri. Fino ad oggi l'intervento di protezione della cabina si è eseguito postumo all'acquisto dell'autobus.
I nuovi Lion's Intercity R60 occupano la serie 258-284, in immediata prosecuzione della nutrita serie di Mercedes Integro, ormai decimati e prossimi all'estinzione.
n. 5 MAN Lion's City 19C (classe II)
Sebbene il nome sia rimasto lo stesso, il Lion's City che vedremo presto in circolazione sulle principali linee della Provincia di Vicenza non avrà nulla a che fare con il "Leone" presente a Vicenza in tutte le salse possibili e immaginabili (10, 12, 18 e 18.75 metri, con alimentazioni diesel, a GPL e CNG, in classe I e in classe II, con 2, 3 e 4 porte). La nuova versione prodotta da MAN e sbarcata a Vicenza, tra le prime in Italia per quanto riguarda la taglia da 18,75 metri, è spinta dallo stesso motore dei Lion's Intercity R60, ossia il MAN D15 da 9 litri e 360 CV di potenza. Interamente a pianale ribassato a circa 33 cm da terra, le nuove vetture articolate sono datotate delle classiche 3 porte di servizio, la prima a rototraslazione interna e le rimanenti ad espulsione. L'allestimento interno non prevede cappelliere e presenta numerosi sedili posti a livello del pavimento, sebbene di tipo extraurbano con rivestimento in tessuto.
n. 6 MAN Lion's City 19C (classe I)
Del tutto identici ai precedenti come aspetto esterno e come dotazioni principali, questi ulteriori 6 esemplari sono omologati in Classe I con allestimento di tipo suburbano, con doppia fila di sedili su entrambi i lati del veicolo. Particolare il fatto che questi ultimi sono semplici sedili di plastica, senza rivestimento o imbottitura della seduta. Non sono presenti cappelliere e nella metà anteriore del veicolo si è preferito avere un'ampia piattaforma libera da sedili e adatta al trasporto di numerose persone in piedi (allestimento simile a quello adottato sui MAN Lion's City GL CNG del servizio urbano di Vicenza).
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SVT: saranno 100 gli autobus nuovi nel 2022 grazie ad altri 12 mezzi acquistati da Consip.
9 aprile 2022
Non si ferma l'impegno di Società Vicentina Trasporti nel rinnovo della flotta, e negli investimenti sulle tecnologie a servizio dell'utenza. Con due diversi ordini, infatti, sono stati acquistati altri 14 autobus nuovi di zecca, che con buone probabilità potrebbero essere consegnati già entro l'anno corrente, portando quindi a 102 i mezzi nuovi di fabbrica messi su strada nel 2022. Un'annata eccellente per quanto riguarda l'abbattimento dell'età media dei bus vicentini, nonchè delle emissioni inquinanti. Tutti i nuovi autobus sono e saranno di categoria Euro 6/e, ossia il livello di emissioni più avanzato.
Nel dettaglio i nuovi autobus recentemente ordinati sono:
n. 2 autobus urbani Classe I, modello Menarinibus Citymood 12 CNG, opzionati dalla gara d'appalto svolta nel 2021;
n. 12 autobus extraurbani Classe II, modello IVECO Crossway 10 Line, acquistati sul mercato elettronico della pubblica amministrazione (mepa), effettuando un preordine dal lotto 4 dell'accordo quadro "Autobus extraurbani 1" emesso dalla Consip.
I nuovi autobus beneficeranno di un contributo governativo nell'ambito dei finanziamenti per il rinnovo delle flotte automobilistiche, previsti nel Piano Nazionale della Mobilità Sostenibile.
L'avvento di questi 14 veicoli verrà anticipato dalla consegna dei rimanenti 58 autobus acquistati nel 2021 e che risultano tutt'ora in allestimento presso i concessionari e officine autorizzate dai rispettivi produttori (IIA, IVECO e MAN).
Nuove tecnologie a terra
Non solo autobus nuovi. SVT ha infatti bandito una procedura di gara per la fornitura e l'installazione di innovativi schermi informativi delle dimensioni di un foglio A4 (le stesse dimensioni di una normale tabella oraria appesa alle fermate), che mostreranno all'utenza in attesa gli orari di passaggio degli autobus in tempo reale, linea per linea, minuto dopo minuto. Sarà possibile mostrare anche avvisi generici (es.: fermata soppressa, sciopero, deviazioni, ecc...).
Le nuove tabelle informative avranno il pregio di essere a schermo opaco, come i famosi "Kindle" per la lettura di libri digitali, molto comodo per la lettura sotto la luce del sole o in condizioni di scarsa luminosità. I nuovi dispositivi verranno installati su punti di fermata esistenti e saranno alimentati da un pannello fotovoltaico posizionato sopra alla palina.
Dopo le necessarie prove tecniche, i nuovi pannelli informativi faranno la loro comparsa su 22 fermate nel comune di Altavilla Vicentina, 34 a Caldogno, 32 a Creazzo, 13 a Sovizzo, 24 a Torri di Quartesolo e ben 146 a Vicenza, per un totale di 271 dispositivi. Oltre a questi, SVT si è riservata la possibilità di acquistare fino ad ulteriori 180 pezzi che, sommati alle fermate già dotate di display a led per l'info-utenza, permetteranno di avere una diffusione delle informazioni in tempo reale su tutte le fermate urbane di Vicenza e la maggior parte delle fermate dell'hinterland.
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Non si ferma l'impegno di Società Vicentina Trasporti nel rinnovo della flotta, e negli investimenti sulle tecnologie a servizio dell'utenza. Con due diversi ordini, infatti, sono stati acquistati altri 14 autobus nuovi di zecca, che con buone probabilità potrebbero essere consegnati già entro l'anno corrente, portando quindi a 102 i mezzi nuovi di fabbrica messi su strada nel 2022. Un'annata eccellente per quanto riguarda l'abbattimento dell'età media dei bus vicentini, nonchè delle emissioni inquinanti. Tutti i nuovi autobus sono e saranno di categoria Euro 6/e, ossia il livello di emissioni più avanzato.
Nel dettaglio i nuovi autobus recentemente ordinati sono:
n. 2 autobus urbani Classe I, modello Menarinibus Citymood 12 CNG, opzionati dalla gara d'appalto svolta nel 2021;
n. 12 autobus extraurbani Classe II, modello IVECO Crossway 10 Line, acquistati sul mercato elettronico della pubblica amministrazione (mepa), effettuando un preordine dal lotto 4 dell'accordo quadro "Autobus extraurbani 1" emesso dalla Consip.
I nuovi autobus beneficeranno di un contributo governativo nell'ambito dei finanziamenti per il rinnovo delle flotte automobilistiche, previsti nel Piano Nazionale della Mobilità Sostenibile.
L'avvento di questi 14 veicoli verrà anticipato dalla consegna dei rimanenti 58 autobus acquistati nel 2021 e che risultano tutt'ora in allestimento presso i concessionari e officine autorizzate dai rispettivi produttori (IIA, IVECO e MAN).
Nuove tecnologie a terra
Non solo autobus nuovi. SVT ha infatti bandito una procedura di gara per la fornitura e l'installazione di innovativi schermi informativi delle dimensioni di un foglio A4 (le stesse dimensioni di una normale tabella oraria appesa alle fermate), che mostreranno all'utenza in attesa gli orari di passaggio degli autobus in tempo reale, linea per linea, minuto dopo minuto. Sarà possibile mostrare anche avvisi generici (es.: fermata soppressa, sciopero, deviazioni, ecc...).
Le nuove tabelle informative avranno il pregio di essere a schermo opaco, come i famosi "Kindle" per la lettura di libri digitali, molto comodo per la lettura sotto la luce del sole o in condizioni di scarsa luminosità. I nuovi dispositivi verranno installati su punti di fermata esistenti e saranno alimentati da un pannello fotovoltaico posizionato sopra alla palina.
Dopo le necessarie prove tecniche, i nuovi pannelli informativi faranno la loro comparsa su 22 fermate nel comune di Altavilla Vicentina, 34 a Caldogno, 32 a Creazzo, 13 a Sovizzo, 24 a Torri di Quartesolo e ben 146 a Vicenza, per un totale di 271 dispositivi. Oltre a questi, SVT si è riservata la possibilità di acquistare fino ad ulteriori 180 pezzi che, sommati alle fermate già dotate di display a led per l'info-utenza, permetteranno di avere una diffusione delle informazioni in tempo reale su tutte le fermate urbane di Vicenza e la maggior parte delle fermate dell'hinterland.
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Entrati in servizio 25 nuovi autobus a metano. Entro l'anno consegnati oltre 80 bus nuovi.
26 marzo 2022
Dopo i preparativi e gli allestimenti necessari sono finalmente entrati in servizio i primi 25 dei 30 autobus urbani a metano acquistati l'anno scorso da Società Vicentina Trasporti. Veicoli Euro 6 stage E, ossia rispettosi delle più severe normative europee anti-inquinamento, alimentati a gas metano compresso, vale a dire il combustibile fossile meno inquinante attualmente disponibili per l'autotrazione. L'impiego del cosiddetto "CNG" (compressed natural gas) consente una riduzione delle emissioni di CO2 di circa il 33%*, di ossidi di azoto di circa il 75%*, e di polveri sottili di circa il 97%*, rendendo quindi i veicoli alimentati con questo combustibili, praticamente neutrali in termini di emissioni del particolato che nella Pianura Padana risulta sempre alle stelle, anche a causa di caldaie domestiche obsolete e tasso di motorizzazione privata tra i più elevati d'Europa.
I nuovi autobus immessi nel servizio urbano e suburbano di Vicenza a partire da martedì 22 marzo sono tutti Menarinibus Citymood CNG, prodotti da Industria Italiana Autobus nello stabilimento italiano di Flumeri (AV), eccezion fatta per 4 unità, giunte dallo stabilimento turco di Bursa, dove IIA mantiene una partnership con il produttore Karsan.
I nuovi autobus nel dettaglio
Entrando nel dettaglio, si tratta di 21 esemplari da 12 metri di lunghezza, strutturalmente identici alle 47 unità precedenti, cui se ne aggiungeranno presto ulteriori cinque, e di 4 esemplari da 18 metri di lunghezza. Questi ultimi sono una novità nel panorama nazionale poichè Industria Italiana Autobus, ad oggi, ha prodotto e venduto il Citymood articolato solamente con trazione diesel.
Le vetture da 12 metri sono state numerate da 4559 a 4584, mentre gli autosnodati seguono con la serie 4585-4588.
Le principali differenze con le vetture "Citymood" entrate in servizio tra il 2017 e il 2020 vanno cercate nella tecnologia di bordo e nell'arredo interno.
Tutti i 25 autobus - così come i prossimi 5 che mancano all'appello e che verranno consegnati nel corso dell'anno - sono dotati di telecamere in luogo dei classici specchi retrovisori. La soluzione, altamente innovativa, permette di ridurre l'ingombro del veicolo (sia in larghezza che come raggio di curvatura tra due muri) e si promette di aiutare il conducente, specialmente in condizioni di scarsa visibilità (es.: in orario serale/notturno).
All'interno non trovano più posto i classici sedili Fainsa Metropolis grigi ed arancioni ma dei nuovi sedili con seduta di colore rosso e scocca grigia e, limitatamente ai sedili riservati a persone con difficoltà di deambulazione, con seduta di colore giallo. Già installati ed integrati nell'arredo del veicolo i dispenser automatici per gel disinfettante con tanto di piattino sottostante. Tra le dotazioni utili all'utenza figurano gli ormai immancabili audio/video delle fermate lungo il percorso, gli indicatori di percorso a led bianchi ad alta visibilità sui sui lati anteriore, destro e posteriore del veicolo. Presente anche la pedana a ribalta manuale per l'incarrozzamento di disabili e il dispositivo di inginocchiamento laterale.
Rispetto ai mezzi che vanno a sostituire, alimentati a GPL e con oltre 16 anni di onoratissimo servizio sulle spalle, i nuovi autobus si caratterizzano per valori di emissioni di PM10 estremamente ridotti: solo 0.001 g/km secondo gli standard di misurazione ADEME/RATP utilizzati dal Ministero dei Trasporti, consentendo così complessivamente un risparmio annuo di oltre 232 Kg di PM10, considerando la tipica percorrenza media di circa 50.000 km/anno per ciascun mezzo.
(*) Fonte: www.snam.it
Riproduzione riservata. ©
Dopo i preparativi e gli allestimenti necessari sono finalmente entrati in servizio i primi 25 dei 30 autobus urbani a metano acquistati l'anno scorso da Società Vicentina Trasporti. Veicoli Euro 6 stage E, ossia rispettosi delle più severe normative europee anti-inquinamento, alimentati a gas metano compresso, vale a dire il combustibile fossile meno inquinante attualmente disponibili per l'autotrazione. L'impiego del cosiddetto "CNG" (compressed natural gas) consente una riduzione delle emissioni di CO2 di circa il 33%*, di ossidi di azoto di circa il 75%*, e di polveri sottili di circa il 97%*, rendendo quindi i veicoli alimentati con questo combustibili, praticamente neutrali in termini di emissioni del particolato che nella Pianura Padana risulta sempre alle stelle, anche a causa di caldaie domestiche obsolete e tasso di motorizzazione privata tra i più elevati d'Europa.
I nuovi autobus immessi nel servizio urbano e suburbano di Vicenza a partire da martedì 22 marzo sono tutti Menarinibus Citymood CNG, prodotti da Industria Italiana Autobus nello stabilimento italiano di Flumeri (AV), eccezion fatta per 4 unità, giunte dallo stabilimento turco di Bursa, dove IIA mantiene una partnership con il produttore Karsan.
I nuovi autobus nel dettaglio
Entrando nel dettaglio, si tratta di 21 esemplari da 12 metri di lunghezza, strutturalmente identici alle 47 unità precedenti, cui se ne aggiungeranno presto ulteriori cinque, e di 4 esemplari da 18 metri di lunghezza. Questi ultimi sono una novità nel panorama nazionale poichè Industria Italiana Autobus, ad oggi, ha prodotto e venduto il Citymood articolato solamente con trazione diesel.
Le vetture da 12 metri sono state numerate da 4559 a 4584, mentre gli autosnodati seguono con la serie 4585-4588.
Le principali differenze con le vetture "Citymood" entrate in servizio tra il 2017 e il 2020 vanno cercate nella tecnologia di bordo e nell'arredo interno.
Tutti i 25 autobus - così come i prossimi 5 che mancano all'appello e che verranno consegnati nel corso dell'anno - sono dotati di telecamere in luogo dei classici specchi retrovisori. La soluzione, altamente innovativa, permette di ridurre l'ingombro del veicolo (sia in larghezza che come raggio di curvatura tra due muri) e si promette di aiutare il conducente, specialmente in condizioni di scarsa visibilità (es.: in orario serale/notturno).
All'interno non trovano più posto i classici sedili Fainsa Metropolis grigi ed arancioni ma dei nuovi sedili con seduta di colore rosso e scocca grigia e, limitatamente ai sedili riservati a persone con difficoltà di deambulazione, con seduta di colore giallo. Già installati ed integrati nell'arredo del veicolo i dispenser automatici per gel disinfettante con tanto di piattino sottostante. Tra le dotazioni utili all'utenza figurano gli ormai immancabili audio/video delle fermate lungo il percorso, gli indicatori di percorso a led bianchi ad alta visibilità sui sui lati anteriore, destro e posteriore del veicolo. Presente anche la pedana a ribalta manuale per l'incarrozzamento di disabili e il dispositivo di inginocchiamento laterale.
Rispetto ai mezzi che vanno a sostituire, alimentati a GPL e con oltre 16 anni di onoratissimo servizio sulle spalle, i nuovi autobus si caratterizzano per valori di emissioni di PM10 estremamente ridotti: solo 0.001 g/km secondo gli standard di misurazione ADEME/RATP utilizzati dal Ministero dei Trasporti, consentendo così complessivamente un risparmio annuo di oltre 232 Kg di PM10, considerando la tipica percorrenza media di circa 50.000 km/anno per ciascun mezzo.
(*) Fonte: www.snam.it
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Vicenza pronta per la rivoluzione elettrica: nel 2024 i primi autobus attaccheranno la spina.
1 febbraio 2022
Ci siamo. Anche Vicenza sta entrando dell'era del trasporto pubblico elettrico grazie agli ingenti finanziamenti governativi che stanno cadendo a pioggia in tutto il Paese. Ci vorrà ancora un paio d'anni, ma la strada è segnata e il redigendo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile conferma l'indirizzo.
In prima linea nei programmi c'è la futura linea 1 del Metrobus, il servizio di tipo BRT (dall'inglese Bus Rapid Transit = autobus ad alta frequenza) composto da 3 linee portanti che attraverseranno la città servendo i principali quartieri e luoghi di interesse.
Secondo il nuovo cronoprogramma fornito dal Ministero delle Infrastrutture, che ha erogato i fondi per l'acquisto dei mezzi e che erogherà quelli per la realizzazione delle opere connesse (fermate accessibili e ad alto livello di informazione, corsie protette, parcheggi scambiatori, stazioni di ricarica flash lungo il percorso e ai capolinea, ecc...) i 16 autosnodati elettrici a batteria con sistema flash charge (tipo l'HESS lighTram TOSA in servizio a Ginevra e a Nantes. ndr) dovranno essere ordinati entro il 2022, il che significa che SVT dovrà premurarsi di bandire la procedura di gara già nei prossimi mesi e aggiudicarla entro la fine di dicembre. Dopodichè, l'esercizio della linea con i nuovi mezzi dovrà avere inizio entro il 2024, il che significa che tra poco meno di tre anni la prima tratta ad alta frequenza di Vicenza, con standard BRT, potrebbe essere realtà.
Le nuove risorse del PNRR
Oltre ai 16 autosnodati elettrici destinati all'esercizio della futura linea 1 della rete Metrobus, è notizia di questi giorni l'assegnazione di risorse previste nel PNRR del governo Draghi, destinate all'acquisto di autobus a trazione elettrica. Il bottino a livello nazionale ammonta a circa 1,9 miliardi di euro e di questi, oltre 7 milioni giungeranno a Vicenza e verranno versati nelle casse di SVT - Società Vicentina Trasporti, che dovrà occuparsi dell'acquisto dei mezzi.
Da parte di SVT piena disponibilità a sfruttare il finanziamento, anche perchè una parte dello stesso potrà essere utilizzata per la realizzazione dell'infrastruttura di ricarica all'interno del deposito (in Viale Fusinieri. ndr). quindi senza aggravio di costi per il bilancio aziendale.
Anche in questo caso il 2024 sarà l'anno decisivo poichè entro il 31 dicembre una prima tranche composta da 3 autobus elettrici a batteria dovrà essere acquistata e approntata per il servizio. L'obbiettivo finale è fissato a 10 autobus totali da mettere in servizio entro il 30 giugno 2026. Tale quantità pare sia già stata rivista a rialzo (fino a 13 vetture) poichè la dimensione ridotta dei mezzi che si prevede di acquistare porterà ad un minor costo degli stessi.
In questo caso nei desiderata di SVT ci sono mezzi aventi lunghezza compresa indicativamente tra gli 8 e i 10 metri, ideali per la futura linea circolare prevista nel PUMS, che connetterà la Stazione con l'Ospedale, passando per il centro storico e ritorno. Sarà l'unica linea a mantenere il transito in centro e per tale motivo sarà bene dotarla di autobus silenziosi e di dimensioni più contenute ma ugualmente capienti.
Ulteriori novità in vista?
Le novità potrebbe non finire qui dato che il finanziamento di cui sopra potrà essere rimodulato qualora alcune delle realtà italiane assegnatarie non completino o non attuino il proprio piano di investimento. Le risorse quindi potrebbero essere ridistribuite portando nuove doti nelle casse di SVT, che potrebbe anche decidere di ampliare la lista dei desideri a zero emissioni.
Infine, sempre nell'ottica dell'attuazione del PUMS, di cui si sta per giungere alla presentazione, il Comune di Vicenza ha richiesto l'accesso ad ulteriori fonti di finanziamento dedicate ai sistemi di trasporto rapido di massa ad impianti fissi (quindi BRT con sistemi di ricarica lungo il percorso, nel caso vicentino) per poter concretizzare anche le altre due linee della rete portante denominata Metrobus (ex LAM blu e verde del vecchio Piano Urbano della Mobilità approvato dalla giunta Variati. ndr), destinate a raggiungere Vicenza Nord, l'Ospedale e il Villaggio del Sole.
Riproduzione riservata. ©
Ci siamo. Anche Vicenza sta entrando dell'era del trasporto pubblico elettrico grazie agli ingenti finanziamenti governativi che stanno cadendo a pioggia in tutto il Paese. Ci vorrà ancora un paio d'anni, ma la strada è segnata e il redigendo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile conferma l'indirizzo.
In prima linea nei programmi c'è la futura linea 1 del Metrobus, il servizio di tipo BRT (dall'inglese Bus Rapid Transit = autobus ad alta frequenza) composto da 3 linee portanti che attraverseranno la città servendo i principali quartieri e luoghi di interesse.
Secondo il nuovo cronoprogramma fornito dal Ministero delle Infrastrutture, che ha erogato i fondi per l'acquisto dei mezzi e che erogherà quelli per la realizzazione delle opere connesse (fermate accessibili e ad alto livello di informazione, corsie protette, parcheggi scambiatori, stazioni di ricarica flash lungo il percorso e ai capolinea, ecc...) i 16 autosnodati elettrici a batteria con sistema flash charge (tipo l'HESS lighTram TOSA in servizio a Ginevra e a Nantes. ndr) dovranno essere ordinati entro il 2022, il che significa che SVT dovrà premurarsi di bandire la procedura di gara già nei prossimi mesi e aggiudicarla entro la fine di dicembre. Dopodichè, l'esercizio della linea con i nuovi mezzi dovrà avere inizio entro il 2024, il che significa che tra poco meno di tre anni la prima tratta ad alta frequenza di Vicenza, con standard BRT, potrebbe essere realtà.
Le nuove risorse del PNRR
Oltre ai 16 autosnodati elettrici destinati all'esercizio della futura linea 1 della rete Metrobus, è notizia di questi giorni l'assegnazione di risorse previste nel PNRR del governo Draghi, destinate all'acquisto di autobus a trazione elettrica. Il bottino a livello nazionale ammonta a circa 1,9 miliardi di euro e di questi, oltre 7 milioni giungeranno a Vicenza e verranno versati nelle casse di SVT - Società Vicentina Trasporti, che dovrà occuparsi dell'acquisto dei mezzi.
Da parte di SVT piena disponibilità a sfruttare il finanziamento, anche perchè una parte dello stesso potrà essere utilizzata per la realizzazione dell'infrastruttura di ricarica all'interno del deposito (in Viale Fusinieri. ndr). quindi senza aggravio di costi per il bilancio aziendale.
Anche in questo caso il 2024 sarà l'anno decisivo poichè entro il 31 dicembre una prima tranche composta da 3 autobus elettrici a batteria dovrà essere acquistata e approntata per il servizio. L'obbiettivo finale è fissato a 10 autobus totali da mettere in servizio entro il 30 giugno 2026. Tale quantità pare sia già stata rivista a rialzo (fino a 13 vetture) poichè la dimensione ridotta dei mezzi che si prevede di acquistare porterà ad un minor costo degli stessi.
In questo caso nei desiderata di SVT ci sono mezzi aventi lunghezza compresa indicativamente tra gli 8 e i 10 metri, ideali per la futura linea circolare prevista nel PUMS, che connetterà la Stazione con l'Ospedale, passando per il centro storico e ritorno. Sarà l'unica linea a mantenere il transito in centro e per tale motivo sarà bene dotarla di autobus silenziosi e di dimensioni più contenute ma ugualmente capienti.
Ulteriori novità in vista?
Le novità potrebbe non finire qui dato che il finanziamento di cui sopra potrà essere rimodulato qualora alcune delle realtà italiane assegnatarie non completino o non attuino il proprio piano di investimento. Le risorse quindi potrebbero essere ridistribuite portando nuove doti nelle casse di SVT, che potrebbe anche decidere di ampliare la lista dei desideri a zero emissioni.
Infine, sempre nell'ottica dell'attuazione del PUMS, di cui si sta per giungere alla presentazione, il Comune di Vicenza ha richiesto l'accesso ad ulteriori fonti di finanziamento dedicate ai sistemi di trasporto rapido di massa ad impianti fissi (quindi BRT con sistemi di ricarica lungo il percorso, nel caso vicentino) per poter concretizzare anche le altre due linee della rete portante denominata Metrobus (ex LAM blu e verde del vecchio Piano Urbano della Mobilità approvato dalla giunta Variati. ndr), destinate a raggiungere Vicenza Nord, l'Ospedale e il Villaggio del Sole.
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CONAM diventa La Linea e si appresta a regalare a Schio una flotta rinnovata al 100%.
1 febbraio 2022
Dopo oltre 20 anni di esistenza sembra che il servizio urbano di Schio si sia improvvisamente ridestato da un lungo letargo e voglia che si parli di sè. Ed effettivamente è proprio così, a giudicare dal numero di novità introdotte a partire dall'acquisto dei primi due autobus nuovi di fabbrica nel 2020 (i più recenti erano del 2004), seguiti poi nel 2021 da un piccolo bus Mercedes destinato alla linea del Tretto e dal primissimo autobus full electric della provincia di Vicenza.
Queste novità, sommate all'introduzione, qualche anno fa, di un nuovo collegamento mercatale per Santa Caterina e all'introduzione di un gruppo Whatsapp dedicato alle comunicazioni di servizio, hanno ridato vita ad una realtà in cui il TPL sembrava essersi fermato nel tempo, immobilizzato nella sua stessa routine.
Sembrava le avessimo viste tutte: dalle nuove linee alla digitalizzazione (seppur ancora timida) passando per un importante rinnovo della flotta (4 bus su 7 totali) e invece il 1° novembre 2021 CONAM ha sorpreso tutti con un annuncio: ogni attività viene ora controllata direttamente da La Linea S.p.a. a seguito della fusione per incorporazione di CONAM S.r.l.
La Linea S.p.a. in realtà già controllava CONAM e probabilmente con tale operazione si è voluto snellire la struttura societaria. Il tutto rimane ugualmente nell'orbita di Ferrovie Nord Milano, il gruppo lombardo che gestisce sia linee su ferro che autolinee nell'hinterland meneghino.
Una novità importante, che si suppone porterà anche ad un cambiamento nelle insegne sui mezzi e sui biglietti, nonchè, si spera, su fermate e tabelle orarie.
Ancora novità nel parco mezzi
Ultime ma di certo più importanti novità per l'utenza che quotidianamente si serve del servizio urbano scledense, sono le future iniezioni di nuovi veicoli nel parco mezzi, che andranno a completare il rinnovo, offrendo alla città un servizio espletato con autobus 100% Euro 6 a bassissime o nulle emissioni, 100% accessibili a disabili, 100% climatizzati e 100% dotati di grandi indicatori di percorso che, sembra incredibile, ma fino a poco tempo da sembravano un miraggio!
Nel dettaglio è previsto l'arrivo di un nuovo Yutong E12 LF del tutto similare a quello già in servizio, nonchè la consegna di un autobus diesel di ultima generazione (Euro 6e), modello Citywide NBA 12 LF della svedese Scania. Il modello appartiene alla generazione successiva ai due esemplari già circolanti a Schio. Infine si è da poco conclusa una gara per la fornitura di un ulteriore autobus a gasolio lungo 12 metri, molto probabilmente destinato a sostituire anche il secondo BredaMenarinibus M240 LS del 2004, completanto il rinnovo della flotta.
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Dopo oltre 20 anni di esistenza sembra che il servizio urbano di Schio si sia improvvisamente ridestato da un lungo letargo e voglia che si parli di sè. Ed effettivamente è proprio così, a giudicare dal numero di novità introdotte a partire dall'acquisto dei primi due autobus nuovi di fabbrica nel 2020 (i più recenti erano del 2004), seguiti poi nel 2021 da un piccolo bus Mercedes destinato alla linea del Tretto e dal primissimo autobus full electric della provincia di Vicenza.
Queste novità, sommate all'introduzione, qualche anno fa, di un nuovo collegamento mercatale per Santa Caterina e all'introduzione di un gruppo Whatsapp dedicato alle comunicazioni di servizio, hanno ridato vita ad una realtà in cui il TPL sembrava essersi fermato nel tempo, immobilizzato nella sua stessa routine.
Sembrava le avessimo viste tutte: dalle nuove linee alla digitalizzazione (seppur ancora timida) passando per un importante rinnovo della flotta (4 bus su 7 totali) e invece il 1° novembre 2021 CONAM ha sorpreso tutti con un annuncio: ogni attività viene ora controllata direttamente da La Linea S.p.a. a seguito della fusione per incorporazione di CONAM S.r.l.
La Linea S.p.a. in realtà già controllava CONAM e probabilmente con tale operazione si è voluto snellire la struttura societaria. Il tutto rimane ugualmente nell'orbita di Ferrovie Nord Milano, il gruppo lombardo che gestisce sia linee su ferro che autolinee nell'hinterland meneghino.
Una novità importante, che si suppone porterà anche ad un cambiamento nelle insegne sui mezzi e sui biglietti, nonchè, si spera, su fermate e tabelle orarie.
Ancora novità nel parco mezzi
Ultime ma di certo più importanti novità per l'utenza che quotidianamente si serve del servizio urbano scledense, sono le future iniezioni di nuovi veicoli nel parco mezzi, che andranno a completare il rinnovo, offrendo alla città un servizio espletato con autobus 100% Euro 6 a bassissime o nulle emissioni, 100% accessibili a disabili, 100% climatizzati e 100% dotati di grandi indicatori di percorso che, sembra incredibile, ma fino a poco tempo da sembravano un miraggio!
Nel dettaglio è previsto l'arrivo di un nuovo Yutong E12 LF del tutto similare a quello già in servizio, nonchè la consegna di un autobus diesel di ultima generazione (Euro 6e), modello Citywide NBA 12 LF della svedese Scania. Il modello appartiene alla generazione successiva ai due esemplari già circolanti a Schio. Infine si è da poco conclusa una gara per la fornitura di un ulteriore autobus a gasolio lungo 12 metri, molto probabilmente destinato a sostituire anche il secondo BredaMenarinibus M240 LS del 2004, completanto il rinnovo della flotta.
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