2017
IIA e MAN forniranno 38 nuovi bus entro la fine del 2018. Intanto arrivano gli usati dall'estero.
30 Dicembre 2017
Il 2017 volge al termine ed è tempo di fare il punto della situazione degli investimenti che sta effettuando SVT.
Nel corso del 2017 la nuova azienda unica del trasporto pubblico vicentino è stata alla ribalta della cronaca per vari motivi tra cui gli investimenti programmati per il prossimo biennio, che comprenderanno, tra le altre cose, l'ampliamento dei sistemi di bigliettazione e di monitoraggio della flotta (finanziato in parte con fondi europei POR-FESR) e il rinnovo della flotta sia urbana che extraurbana attraverso ingenti somme in autofinanziamento e altre cofinanziate dalla Regione Veneto e dall'Unione Europea attraverso gli stessi fondi POR-FESR.
Proprio di questo ultimo punto parleremo in questo articolo dato che, proprio pochi giorni fa, si è conclusa la gara per la fornitura di un massimale di 53 autobus nuovi di fabbrica (15 dei quali sono opzioni che SVT ha la facoltà di confermare entro il 2019). La gara in questione, di cui vi avevamo già parlato nell'articolo precedente, ha visto trionfare IIA (Industria Italiana Autobus, ex BredaMenarinibus) per quanto riguarda il lotto 1, relativo alla fornitura di 25 autobus urbani lunghi 12 metri a metano con l'ozpione per altri 12, un autobus urbano da 12 metri a gasolio e un autobus urbano da 10,8 metri a gasolio. Tutti questi mezzi saranno quindi dei Menarinibus Citymood e verranno consegnati più o meno verso settembre 2018. Il lotto 2 invece l'ha vinto MAN e quindi entro lo stesso periodo del 2018 verranno consegnati ben 11 autosnodati extraurbani a gasolio, con l'opzione di acquisto per ulteriori 3 unità entro il 2019. Tutti questi mezzi sostituiranno autobus più vecchi, Euro 0, che oggi vengono impiegati in orario scolastico per svolgere alcune corse di rinforzo o come estrema riserva in caso di carenza di vetture.
Intanto, finchè si attende la consegna di questi nuovi mezzi, i vicentini potranno contare su circa 40 autobus nuovi... o quasi. Infatti nel corso del 2018 dovrebbero essere consegnati gli ultimi 5 Menarini Citymood CNG lunghi 12 metri, facenti parte del lotto di 12 vetture, 7 delle quali sono in servizio a Vicenza dallo scorso 15 maggio. Oltre a queste 5 vetture nuove di zecca, il nuovo anno porterà anche una trentina di autobus di seconda mano provenienti da Francia e Austria.
I mezzi in questione prenderanno il posto di autobus con 20 anni di servizio sulle spalle sia per quanto riguarda il parco mezzi urbano sia per quello extraurbano.
I primi autobus usati, provenienti da Vienna (A) stanno già arrivando a Vicenza mentre per quelli francesi si dovrà attendere il 2018.
Non appena sarà possibile scattare qualche foto si provvederà a pubblicare un articolo più dettagliato.
Riproduzione riservata. ©
Il 2017 volge al termine ed è tempo di fare il punto della situazione degli investimenti che sta effettuando SVT.
Nel corso del 2017 la nuova azienda unica del trasporto pubblico vicentino è stata alla ribalta della cronaca per vari motivi tra cui gli investimenti programmati per il prossimo biennio, che comprenderanno, tra le altre cose, l'ampliamento dei sistemi di bigliettazione e di monitoraggio della flotta (finanziato in parte con fondi europei POR-FESR) e il rinnovo della flotta sia urbana che extraurbana attraverso ingenti somme in autofinanziamento e altre cofinanziate dalla Regione Veneto e dall'Unione Europea attraverso gli stessi fondi POR-FESR.
Proprio di questo ultimo punto parleremo in questo articolo dato che, proprio pochi giorni fa, si è conclusa la gara per la fornitura di un massimale di 53 autobus nuovi di fabbrica (15 dei quali sono opzioni che SVT ha la facoltà di confermare entro il 2019). La gara in questione, di cui vi avevamo già parlato nell'articolo precedente, ha visto trionfare IIA (Industria Italiana Autobus, ex BredaMenarinibus) per quanto riguarda il lotto 1, relativo alla fornitura di 25 autobus urbani lunghi 12 metri a metano con l'ozpione per altri 12, un autobus urbano da 12 metri a gasolio e un autobus urbano da 10,8 metri a gasolio. Tutti questi mezzi saranno quindi dei Menarinibus Citymood e verranno consegnati più o meno verso settembre 2018. Il lotto 2 invece l'ha vinto MAN e quindi entro lo stesso periodo del 2018 verranno consegnati ben 11 autosnodati extraurbani a gasolio, con l'opzione di acquisto per ulteriori 3 unità entro il 2019. Tutti questi mezzi sostituiranno autobus più vecchi, Euro 0, che oggi vengono impiegati in orario scolastico per svolgere alcune corse di rinforzo o come estrema riserva in caso di carenza di vetture.
Intanto, finchè si attende la consegna di questi nuovi mezzi, i vicentini potranno contare su circa 40 autobus nuovi... o quasi. Infatti nel corso del 2018 dovrebbero essere consegnati gli ultimi 5 Menarini Citymood CNG lunghi 12 metri, facenti parte del lotto di 12 vetture, 7 delle quali sono in servizio a Vicenza dallo scorso 15 maggio. Oltre a queste 5 vetture nuove di zecca, il nuovo anno porterà anche una trentina di autobus di seconda mano provenienti da Francia e Austria.
I mezzi in questione prenderanno il posto di autobus con 20 anni di servizio sulle spalle sia per quanto riguarda il parco mezzi urbano sia per quello extraurbano.
I primi autobus usati, provenienti da Vienna (A) stanno già arrivando a Vicenza mentre per quelli francesi si dovrà attendere il 2018.
Non appena sarà possibile scattare qualche foto si provvederà a pubblicare un articolo più dettagliato.
Riproduzione riservata. ©
Pubblicata gara per la fornitura di 53 autobus nuovi di zecca di cui 37 a metano.
23 Ottobre 2017
SVT ormai è lanciatissima. Dopo la gara d'appalto per la fornitura di un massimo di 47 autobus di seconda mano (acquistati usati ma in buone condizioni) di cui 23 urbani e 24 extraurbani (vedi articolo sotto) ha pubblicato nel tardo pomeriggio di oggi, lunedì 23 ottobre 2017, una gara d'appalto per la fornitura di un massimale di 53 autobus, questa volta nuovi di fabbrica! Ben 53 autobus nuovi di zecca di cui 39 urbani e 14 extraurbani. Di seguito vi propongo il dettaglio della fornitura:
LOTTO 1a
Fornitura e successiva manutenzione full-service di nr. 25 autobus urbani ribassati (classe I) lunghi 12 metri, alimentati a gas metano, con l'opzione di acquisto per ulteriori 12 autobus con le stesse caratteristiche a prezzo bloccato.
LOTTO 1b
Fornitura e successiva manutenzione full-service di nr. 1 autobus urbano ribassato (classe I) lungo tra 10,2 e 10,8 metri, alimentato a gasolio Euro 6.
LOTTO 1c
Fornitura e successiva manutenzione full-service di nr. 1 autobus ribassato urbano (classe I) lungo 12 metri, alimentato a gasolio Euro 6.
LOTTO 2
Fornitura e successiva manutenzione full-service di nr. 11 autosnodati extraurbani ribassati (classe II) lunghi 18 metri, alimentati a gasolio Euro 6, con l'opzione di acquisto per ulteriori 3 autobus con le stesse caratteristiche a prezzo bloccato.
Ecco quali saranno secodo la mia personalissima opinione le vetture che verranno sostituite da questi nuovi autobus che, badate bene, dovranno essere consegnati tassativamente entro il 30 settembre 2018, quindi tra meno di un anno!
- Gli autobus del Lotto 1a probabilmente prenderanno il posto di tutti gli Iveco 480.10.21 Turbocity-U DeSimon del 1990 e 1991 che rimarranno a Vicenza dopo a radiazione di ulteriori 5 vetture con l'arrivo degli ultimi Menarini Citymood CNG. A quei 25 si potrebbero poi aggiungere ulteriori 12 vetture opzionali che manderebbero in pensione quasi certamente tutti i VanHool AN300 GPL del 1999 con l'incognita: se arriveranno anche dei 10 o 12 metri usati, sostituiranno pure i MAN NL243 GPL del 2003?? Sono sicuro che nel 2018 ne vedremo delle belle da questo punto di vista!
- La vettura del Lotto 1b è un po' più "misteriosa" ma potrebbe essere destinata al servizio urbano di Valdagno per aumentare la disponibilità di vetture, aggiungendosi ai probabili 4 autobus da 10,5 metri a gasolio, facenti parte della gara dei bus usati.
- La vettura del Lotto 1c invece potrebbe essere destinata, considerando l'alimentazione a gasolio e la lunghezza, al deposito di Bassano, per svolgere il servizio urbano al posto dell'ultimo Iveco 480.12.21 Turbocity-U che oggi svolge alcune corse in orario scolastico.
- Gli autosnodati del Lotto 2 infine, prenderanno sicuramente il posto degli 8 Inbus AID280 FT DeSimon e dell'ultimo Inbus AS280 FT DeSimon che sono rimasti nella flotta di SVT. Addirittura potrebbero essere sostituiti i tre Mercedes O405GN2 ex EVAG Essen, con quasi 19 anni di servizio sulle spalle. Le tre vetture opzionali, se dovessero essere confermate, potrebbero aggiungersi alla flotta esistente potenziando il numero di macchine articolate, oppure potrebbero prendere il posto dei due Setra SG321 UL ex ATAP Pordenone, che nel 2018 raggiungeranno la "maggiore età" (+18 anni).
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SVT ormai è lanciatissima. Dopo la gara d'appalto per la fornitura di un massimo di 47 autobus di seconda mano (acquistati usati ma in buone condizioni) di cui 23 urbani e 24 extraurbani (vedi articolo sotto) ha pubblicato nel tardo pomeriggio di oggi, lunedì 23 ottobre 2017, una gara d'appalto per la fornitura di un massimale di 53 autobus, questa volta nuovi di fabbrica! Ben 53 autobus nuovi di zecca di cui 39 urbani e 14 extraurbani. Di seguito vi propongo il dettaglio della fornitura:
LOTTO 1a
Fornitura e successiva manutenzione full-service di nr. 25 autobus urbani ribassati (classe I) lunghi 12 metri, alimentati a gas metano, con l'opzione di acquisto per ulteriori 12 autobus con le stesse caratteristiche a prezzo bloccato.
LOTTO 1b
Fornitura e successiva manutenzione full-service di nr. 1 autobus urbano ribassato (classe I) lungo tra 10,2 e 10,8 metri, alimentato a gasolio Euro 6.
LOTTO 1c
Fornitura e successiva manutenzione full-service di nr. 1 autobus ribassato urbano (classe I) lungo 12 metri, alimentato a gasolio Euro 6.
LOTTO 2
Fornitura e successiva manutenzione full-service di nr. 11 autosnodati extraurbani ribassati (classe II) lunghi 18 metri, alimentati a gasolio Euro 6, con l'opzione di acquisto per ulteriori 3 autobus con le stesse caratteristiche a prezzo bloccato.
Ecco quali saranno secodo la mia personalissima opinione le vetture che verranno sostituite da questi nuovi autobus che, badate bene, dovranno essere consegnati tassativamente entro il 30 settembre 2018, quindi tra meno di un anno!
- Gli autobus del Lotto 1a probabilmente prenderanno il posto di tutti gli Iveco 480.10.21 Turbocity-U DeSimon del 1990 e 1991 che rimarranno a Vicenza dopo a radiazione di ulteriori 5 vetture con l'arrivo degli ultimi Menarini Citymood CNG. A quei 25 si potrebbero poi aggiungere ulteriori 12 vetture opzionali che manderebbero in pensione quasi certamente tutti i VanHool AN300 GPL del 1999 con l'incognita: se arriveranno anche dei 10 o 12 metri usati, sostituiranno pure i MAN NL243 GPL del 2003?? Sono sicuro che nel 2018 ne vedremo delle belle da questo punto di vista!
- La vettura del Lotto 1b è un po' più "misteriosa" ma potrebbe essere destinata al servizio urbano di Valdagno per aumentare la disponibilità di vetture, aggiungendosi ai probabili 4 autobus da 10,5 metri a gasolio, facenti parte della gara dei bus usati.
- La vettura del Lotto 1c invece potrebbe essere destinata, considerando l'alimentazione a gasolio e la lunghezza, al deposito di Bassano, per svolgere il servizio urbano al posto dell'ultimo Iveco 480.12.21 Turbocity-U che oggi svolge alcune corse in orario scolastico.
- Gli autosnodati del Lotto 2 infine, prenderanno sicuramente il posto degli 8 Inbus AID280 FT DeSimon e dell'ultimo Inbus AS280 FT DeSimon che sono rimasti nella flotta di SVT. Addirittura potrebbero essere sostituiti i tre Mercedes O405GN2 ex EVAG Essen, con quasi 19 anni di servizio sulle spalle. Le tre vetture opzionali, se dovessero essere confermate, potrebbero aggiungersi alla flotta esistente potenziando il numero di macchine articolate, oppure potrebbero prendere il posto dei due Setra SG321 UL ex ATAP Pordenone, che nel 2018 raggiungeranno la "maggiore età" (+18 anni).
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SVT si lancia nel mercato dell'usato: per rinnovare la flotta in arrivo quasi 50 mezzi.
8 Ottobre 2017
SVT rinnova la flotta. E per farlo non si limita ad acquistare autobus nuovi di fabbrica come i 7 Menarini Citymood CNG entrati in servizio nel maggio scorso e agli altri 5 dello stesso modello che verranno consegnati a breve. Il rinnovo del parco mezzi vicentino passerà anche per il mercato dell'usato e per questo SVT S.r.l. ha pubblicato un'indagine di mercato per cercare soggetti interessati a fornire autobus di seconda mano di varie dimensioni e tipologie.
Un massimale di 47 autobus divisi in 24 Classe II (extraurbani) e 23 Classe I (urbani), tutti usati ma in buone condizioni o ricondizionati in seguito alla vendita.
La gara partita venerdì 6 ottobre 2017 è divisa in ben 6 lotti, ciascuno contente le caratteristiche che dovranno avere a grandi linee gli autobus che sta cercando SVT.
Di seguito propongo un elenco dei mezzi in questione:
LOTTO 1
Fornitura di un massimo di 21 autobus extraurbani lunghi 12 metri, a pianale rialzato, con motorizzazione a gasolio Euro 5 o superiore, cambio automatico (preferibilmente ZF), dotati di climatizzatore, almeno 75 posti totali, una porta doppia di uscita e anteriore singola. Nessuna preferenza di marchio o modello. Prezzo massimo: 100.000 € per oguno.
Il fornitore dovrà installare: videosorveglianza, sistemi di informazione ai passeggeri, plurimus, contapasseggeri e impianto antincendio Fogmaker.
La livrea che dovrà essere applicata sarà bianca con fascia sotto cinta di colore rosso.
LOTTO 2
Fornitura di un massimo di 3 autobus extraurbani lunghi 8,5 metri, a pianale rialzato, con motorizzazione a gasolio Euro 5 o superiore, cambio automatico, dotati di climatizzatore, almeno 36 posti totali di cui uno per disabili (dotato di pedana o elevatore per sedie a rotelle).
Nessuna preferenza di marchio o modello. Prezzo massimo: 75.000 € per oguno.
Il fornitore dovrà installare: videosorveglianza, sistemi di informazione ai passeggeri, plurimus, contapasseggeri e impianto antincendio Fogmaker.
La livrea che dovrà essere applicata sarà bianca con fascia sotto cinta di colore rosso.
LOTTO 3
Fornitura di 1 (UNO) autobus urbano lungo 7 metri, a pianale ribassato, con motorizzazione a gasolio Euro 5 o superiore, cambio automatico, dotato di climatizzatore, almeno 22 posti totali. Nessuna preferenza di marchio o modello. Prezzo massimo: 80.000 € per oguno.
Il fornitore dovrà installare: videosorveglianza, sistemi di informazione ai passeggeri, plurimus, contapasseggeri e impianto antincendio Fogmaker.
La livrea che dovrà essere applicata sarà COMPLETAMENTE bianca.
LOTTO 4
Fornitura di un massimo di 4 autobus urbani lunghi 10,5 metri, a pianale ribassato, con motorizzazione a gasolio Euro 5 o superiore, cambio automatico, dotati di climatizzatore, almeno 83 posti totali. Almeno 2 porte doppie e possibilmente sedili senza rivestimenti in tessuto e/o imbottiture.
Nessuna preferenza di marchio o modello. Prezzo massimo: 100.000 € per oguno.
Il fornitore dovrà installare: videosorveglianza, sistemi di informazione ai passeggeri, plurimus, contapasseggeri e impianto antincendio Fogmaker.
La livrea che dovrà essere applicata sarà COMPLETAMENTE bianca.
LOTTO 5
Fornitura di un massimo di 12 autobus urbani lunghi tra i 10 e i 12 metri, a pianale ribassato, con motorizzazione PREFERIBILMENTE a metano (valida anche l'offerta per bus a gasolio) Euro 5 o superiore, cambio automatico, dotati di climatizzatore, almeno 83 posti totali. Almeno 2 porte doppie e possibilmente sedili senza rivestimenti in tessuto e/o imbottiture.
Preferenza di marchio: Mercedes, MAN, Irisbus, BredaMenarinibus, immatricolati non prima del 2010. Prezzo massimo: 100.000 € per oguno.
Il fornitore dovrà installare: videosorveglianza, sistemi di informazione ai passeggeri, plurimus, contapasseggeri e impianto antincendio Fogmaker.
La livrea che dovrà essere applicata sarà COMPLETAMENTE bianca.
LOTTO 6
Fornitura di un massimo di 6 autosnodati urbani lunghi 18 metri, a pianale ribassato, con motorizzazione PREFERIBILMENTE a metano (valida anche l'offerta per bus a gasolio) Euro 4 o superiore, cambio automatico, dotati di climatizzatore, almeno 150 posti totali. Almeno 2 porte doppie e possibilmente sedili senza rivestimenti in tessuto e/o imbottiture.
Preferenza di marchio: Mercedes, MAN, Irisbus, BredaMenarinibus, immatricolati non prima del 2010. Prezzo massimo: 130.000 € per oguno.
Il fornitore dovrà installare: videosorveglianza, sistemi di informazione ai passeggeri, plurimus, contapasseggeri e impianto antincendio Fogmaker.
La livrea che dovrà essere applicata sarà COMPLETAMENTE bianca.
Secondo una mia personale valutazione, con questi acquisti, ammesso ma non concesso che verranno confermati tutti e 47 (SVT ha la facoltà di acquistarne solamente uno, anche se ovviamente sarà molto improbabile dato che il budget che è disposta ad investire supera i 4 milioni di euro), vedremo sparire praticamente tutti gli autobus con più di 20 anni di servizio, lasciando in servizio quelli immatricolati a partire dal 1999. Ecco quali, secondo me, saranno i mezzi che verranno radiati dalla flotta di Società Vicentina Trasporti:
EXTRAURBANO: 8 Mercedes O408 dei primi anni '90; l'unico Iveco 580.12.21 Turbocity-S n.726 del 1992; l'unico Mercedes O303 n.501 del 1992; tutti i 3 Iveco 680.12.26 Turbocity-I del 1995; tutti i 3 Iveco 370.12.35 DallaVia del 1995; tutti i 2 Starbus DeSimon LL38 del 1996; tutti i 3 Volvo B10B del 1996.
BASSANO: sostituzione dell'ultimo Autodromo Pollicino con il minibus da 7 metri a gasolio Euro5.
VALDAGNO: sostituzione dei due Iveco 480.10 Turbocity-U DeSimon del 1992 e dei due Bredabus 2001.10, anch'essi del 1992, con i 4 bus urbani da 10,5 metri Euro5 a gasolio.
VICENZA: considerando che oltre ai 18 usati previsti, sono ancora in ballo 5 Citymood che verranno consegnati a breve e altri 16 urbani a metano la cui gara potrebbe essere bandita nel corso del 2018 (non c'è ancora la certezza), ipotizzo che i 5+16 bus a metano nuovi di fabbrica sostituiranno altrettanti Iveco 480.10 Turbocity.
A quel punto, di quest'ultimo modello ne rimarrebbero solo 8 esemplari. Dopodiché, i 12 urbani usati, lunghi tra i 10 e i 12 metri (dipende da cosa sceglierà SVT) potrebbero sostituire definitivamente gli ultimi 8 Iveco Turbocity e i 4 Iveco Cacciamali TCM890 (ipotesi azzardata ma non impossibile) del 1997. I 6 articolati potrebbero sostituire invece i 6 VanHool AG300 del 1997.
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SVT rinnova la flotta. E per farlo non si limita ad acquistare autobus nuovi di fabbrica come i 7 Menarini Citymood CNG entrati in servizio nel maggio scorso e agli altri 5 dello stesso modello che verranno consegnati a breve. Il rinnovo del parco mezzi vicentino passerà anche per il mercato dell'usato e per questo SVT S.r.l. ha pubblicato un'indagine di mercato per cercare soggetti interessati a fornire autobus di seconda mano di varie dimensioni e tipologie.
Un massimale di 47 autobus divisi in 24 Classe II (extraurbani) e 23 Classe I (urbani), tutti usati ma in buone condizioni o ricondizionati in seguito alla vendita.
La gara partita venerdì 6 ottobre 2017 è divisa in ben 6 lotti, ciascuno contente le caratteristiche che dovranno avere a grandi linee gli autobus che sta cercando SVT.
Di seguito propongo un elenco dei mezzi in questione:
LOTTO 1
Fornitura di un massimo di 21 autobus extraurbani lunghi 12 metri, a pianale rialzato, con motorizzazione a gasolio Euro 5 o superiore, cambio automatico (preferibilmente ZF), dotati di climatizzatore, almeno 75 posti totali, una porta doppia di uscita e anteriore singola. Nessuna preferenza di marchio o modello. Prezzo massimo: 100.000 € per oguno.
Il fornitore dovrà installare: videosorveglianza, sistemi di informazione ai passeggeri, plurimus, contapasseggeri e impianto antincendio Fogmaker.
La livrea che dovrà essere applicata sarà bianca con fascia sotto cinta di colore rosso.
LOTTO 2
Fornitura di un massimo di 3 autobus extraurbani lunghi 8,5 metri, a pianale rialzato, con motorizzazione a gasolio Euro 5 o superiore, cambio automatico, dotati di climatizzatore, almeno 36 posti totali di cui uno per disabili (dotato di pedana o elevatore per sedie a rotelle).
Nessuna preferenza di marchio o modello. Prezzo massimo: 75.000 € per oguno.
Il fornitore dovrà installare: videosorveglianza, sistemi di informazione ai passeggeri, plurimus, contapasseggeri e impianto antincendio Fogmaker.
La livrea che dovrà essere applicata sarà bianca con fascia sotto cinta di colore rosso.
LOTTO 3
Fornitura di 1 (UNO) autobus urbano lungo 7 metri, a pianale ribassato, con motorizzazione a gasolio Euro 5 o superiore, cambio automatico, dotato di climatizzatore, almeno 22 posti totali. Nessuna preferenza di marchio o modello. Prezzo massimo: 80.000 € per oguno.
Il fornitore dovrà installare: videosorveglianza, sistemi di informazione ai passeggeri, plurimus, contapasseggeri e impianto antincendio Fogmaker.
La livrea che dovrà essere applicata sarà COMPLETAMENTE bianca.
LOTTO 4
Fornitura di un massimo di 4 autobus urbani lunghi 10,5 metri, a pianale ribassato, con motorizzazione a gasolio Euro 5 o superiore, cambio automatico, dotati di climatizzatore, almeno 83 posti totali. Almeno 2 porte doppie e possibilmente sedili senza rivestimenti in tessuto e/o imbottiture.
Nessuna preferenza di marchio o modello. Prezzo massimo: 100.000 € per oguno.
Il fornitore dovrà installare: videosorveglianza, sistemi di informazione ai passeggeri, plurimus, contapasseggeri e impianto antincendio Fogmaker.
La livrea che dovrà essere applicata sarà COMPLETAMENTE bianca.
LOTTO 5
Fornitura di un massimo di 12 autobus urbani lunghi tra i 10 e i 12 metri, a pianale ribassato, con motorizzazione PREFERIBILMENTE a metano (valida anche l'offerta per bus a gasolio) Euro 5 o superiore, cambio automatico, dotati di climatizzatore, almeno 83 posti totali. Almeno 2 porte doppie e possibilmente sedili senza rivestimenti in tessuto e/o imbottiture.
Preferenza di marchio: Mercedes, MAN, Irisbus, BredaMenarinibus, immatricolati non prima del 2010. Prezzo massimo: 100.000 € per oguno.
Il fornitore dovrà installare: videosorveglianza, sistemi di informazione ai passeggeri, plurimus, contapasseggeri e impianto antincendio Fogmaker.
La livrea che dovrà essere applicata sarà COMPLETAMENTE bianca.
LOTTO 6
Fornitura di un massimo di 6 autosnodati urbani lunghi 18 metri, a pianale ribassato, con motorizzazione PREFERIBILMENTE a metano (valida anche l'offerta per bus a gasolio) Euro 4 o superiore, cambio automatico, dotati di climatizzatore, almeno 150 posti totali. Almeno 2 porte doppie e possibilmente sedili senza rivestimenti in tessuto e/o imbottiture.
Preferenza di marchio: Mercedes, MAN, Irisbus, BredaMenarinibus, immatricolati non prima del 2010. Prezzo massimo: 130.000 € per oguno.
Il fornitore dovrà installare: videosorveglianza, sistemi di informazione ai passeggeri, plurimus, contapasseggeri e impianto antincendio Fogmaker.
La livrea che dovrà essere applicata sarà COMPLETAMENTE bianca.
Secondo una mia personale valutazione, con questi acquisti, ammesso ma non concesso che verranno confermati tutti e 47 (SVT ha la facoltà di acquistarne solamente uno, anche se ovviamente sarà molto improbabile dato che il budget che è disposta ad investire supera i 4 milioni di euro), vedremo sparire praticamente tutti gli autobus con più di 20 anni di servizio, lasciando in servizio quelli immatricolati a partire dal 1999. Ecco quali, secondo me, saranno i mezzi che verranno radiati dalla flotta di Società Vicentina Trasporti:
EXTRAURBANO: 8 Mercedes O408 dei primi anni '90; l'unico Iveco 580.12.21 Turbocity-S n.726 del 1992; l'unico Mercedes O303 n.501 del 1992; tutti i 3 Iveco 680.12.26 Turbocity-I del 1995; tutti i 3 Iveco 370.12.35 DallaVia del 1995; tutti i 2 Starbus DeSimon LL38 del 1996; tutti i 3 Volvo B10B del 1996.
BASSANO: sostituzione dell'ultimo Autodromo Pollicino con il minibus da 7 metri a gasolio Euro5.
VALDAGNO: sostituzione dei due Iveco 480.10 Turbocity-U DeSimon del 1992 e dei due Bredabus 2001.10, anch'essi del 1992, con i 4 bus urbani da 10,5 metri Euro5 a gasolio.
VICENZA: considerando che oltre ai 18 usati previsti, sono ancora in ballo 5 Citymood che verranno consegnati a breve e altri 16 urbani a metano la cui gara potrebbe essere bandita nel corso del 2018 (non c'è ancora la certezza), ipotizzo che i 5+16 bus a metano nuovi di fabbrica sostituiranno altrettanti Iveco 480.10 Turbocity.
A quel punto, di quest'ultimo modello ne rimarrebbero solo 8 esemplari. Dopodiché, i 12 urbani usati, lunghi tra i 10 e i 12 metri (dipende da cosa sceglierà SVT) potrebbero sostituire definitivamente gli ultimi 8 Iveco Turbocity e i 4 Iveco Cacciamali TCM890 (ipotesi azzardata ma non impossibile) del 1997. I 6 articolati potrebbero sostituire invece i 6 VanHool AG300 del 1997.
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In vigore il nuovo Orario Invernale 2017/2018: ecco le principali novità.
11 Settembre 2017
Come ogni anno ecco che torna l'orario invernale per tutte le autolinee urbane ed extraurbane di SVT. Secondo orario invernale per SVT. Dopo il 2016/2017 ecco il 2017/2018. Purtroppo però la burocrazia (tanto per cambiare. ndr) sta rallentando alcuni dei progetti di razionalizzazione delle servizio, che dovrebbero vedere il prolungamento di linee suburbane (ex AIM) vero i principali paesi dell'hinterland vicentino e il contestuale taglio dei km in ambito urbano delle linee ex FTV (ad esempio l'attestamento delle linee 1 e 2 all'autostazione di Montecchio S. Vitale e l'interscambio con le circolari 12/14 del servizio urbano di Vicenza. ndr).
Quindi, al netto di quelle modifiche che purtroppo, per colpa delle lungaggini burocratiche, non potranno essere attivate in questo orario invernale, ecco alcune tra le principali novità che verranno introdotte quest'anno nel servizio urbano di Vicenza:
La linea 1, a partire dalla prossima primavera quando verrà attivato il servizio di trasporto pubblico a chiamata per la zona di Bertesina, perderà proprio il capolinea di Bertesina. Anche se la notizia non è stata ancora data ufficialmente e sugli orari non è riportato alcunchè, nell'immagine che allego a questo articolo (tratta da un documento pubbicato sul sito del Comune di Vicenza) troverete scritto a chiare lettere che per la linea 1 si prevede lo "spegnimento delle proiezioni per Bertesina" nella fascia oraria 6:30-20:00; in altre parole, per tutta la durata del servizio. Non cambierà invece il servizio festivo che rimarrà tale a quello attuale, con corse ogni ora.
La linea 2, sulla scia di quanto scritto per la linea 1, perderà le corse (ad eccezione di quelle in orario di punta scolastica) per Polegge. Rimarranno inoltre le due coppie di corse a/r nei giorni festivi. Il servizio però risulterà potenziato con l'attivazione del minibus a chiamata "Peri-metro".
La linea 3 risulta affidata all'operatore privato "Bristol Autoservizi" che la svolgerà con autobus di SVT (Iveco 480.10 Turbocity DeSimon). Invariato il servizio rispetto all'anno scorso, compresa la soppressione al sabato e nei festivi.
La linea 5, a partire dal 1° novembre 2017 sposterà il proprio capolinea da Ospedaletto a Lisiera (in Via Enrico Fermi) e quindi tutte le corse che non dovranno proseguire verso i capolinea esterni di Bolzano, Quinto e Lanzè si attesteranno a Lisiera. TUTTE LE CORSE CONTINUERANNO A PASSARE PER OSPEDALETTO!
La linea 6, sempre dalla prossima primavera (data da definire, come per le linee 1 e 2) cesserà di transitare per Maddalene Vecchie tranne che negli orari di punta scolastica in quanto il servizio verrà potenziato con l'attivazione, nella fascia oraria 8:30-12:00 e 14:30-20:00 dal lunedì al sabato, del servizio a chiamata "Peri-metro".
La linea 10 torna a fare capolinea 7 giorni su 7 al Park Stadio. Vengono comunque confermate le corse ogni 20 minuti fino al nuovo tribunale a Borgo Berga.
La linea 13 risulta anch'essa subappaltata alla Bristol Autoservizi, che la svolgerà con autobus SVT (Iveco 480.10 Turbocity DeSimon). Tale particolare non modifica assolutamente l'orario o la modalità di svolgimento del servizio.
La linea 16 viene subappaltata alla Bristol Autoservizi con le stesse modalità delle linee predette.
La linea 17 viene subappaltata alla Bristol Autoservizi con le stesse modalità delle linee predette. A partire dalla primavera 2018, le zone servite dalla linea 17 verranno coperte dal servizio a chiamata "Peri-metro" che ne aumenterà notevolmente la copertura e il livello di servizio. Sarà infatti garantito il servizio a chiamata nella fascia oraria 8:30-12:00 e 14:30-20:00 dal lunedì al sabato, con il mantenimento delle corse autobus convenzionali nelle sole ore di punta scolastica.
La linea 18 viene subappaltata alla Bristol Autoservizi con le stesse modalità delle linee predette.
La linea 19 continua ad essere affidata alla Bristol Autoservizi con le stesse modalità delle linee predette.
La linea 20 continua ad essere affidata alla Bristol Autoservizi con le stesse modalità delle linee predette.
La linea 30 continua ad essere affidata alla Bristol Autoservizi con le stesse modalità delle linee predette.
Riproduzione riservata. ©
Come ogni anno ecco che torna l'orario invernale per tutte le autolinee urbane ed extraurbane di SVT. Secondo orario invernale per SVT. Dopo il 2016/2017 ecco il 2017/2018. Purtroppo però la burocrazia (tanto per cambiare. ndr) sta rallentando alcuni dei progetti di razionalizzazione delle servizio, che dovrebbero vedere il prolungamento di linee suburbane (ex AIM) vero i principali paesi dell'hinterland vicentino e il contestuale taglio dei km in ambito urbano delle linee ex FTV (ad esempio l'attestamento delle linee 1 e 2 all'autostazione di Montecchio S. Vitale e l'interscambio con le circolari 12/14 del servizio urbano di Vicenza. ndr).
Quindi, al netto di quelle modifiche che purtroppo, per colpa delle lungaggini burocratiche, non potranno essere attivate in questo orario invernale, ecco alcune tra le principali novità che verranno introdotte quest'anno nel servizio urbano di Vicenza:
La linea 1, a partire dalla prossima primavera quando verrà attivato il servizio di trasporto pubblico a chiamata per la zona di Bertesina, perderà proprio il capolinea di Bertesina. Anche se la notizia non è stata ancora data ufficialmente e sugli orari non è riportato alcunchè, nell'immagine che allego a questo articolo (tratta da un documento pubbicato sul sito del Comune di Vicenza) troverete scritto a chiare lettere che per la linea 1 si prevede lo "spegnimento delle proiezioni per Bertesina" nella fascia oraria 6:30-20:00; in altre parole, per tutta la durata del servizio. Non cambierà invece il servizio festivo che rimarrà tale a quello attuale, con corse ogni ora.
La linea 2, sulla scia di quanto scritto per la linea 1, perderà le corse (ad eccezione di quelle in orario di punta scolastica) per Polegge. Rimarranno inoltre le due coppie di corse a/r nei giorni festivi. Il servizio però risulterà potenziato con l'attivazione del minibus a chiamata "Peri-metro".
La linea 3 risulta affidata all'operatore privato "Bristol Autoservizi" che la svolgerà con autobus di SVT (Iveco 480.10 Turbocity DeSimon). Invariato il servizio rispetto all'anno scorso, compresa la soppressione al sabato e nei festivi.
La linea 5, a partire dal 1° novembre 2017 sposterà il proprio capolinea da Ospedaletto a Lisiera (in Via Enrico Fermi) e quindi tutte le corse che non dovranno proseguire verso i capolinea esterni di Bolzano, Quinto e Lanzè si attesteranno a Lisiera. TUTTE LE CORSE CONTINUERANNO A PASSARE PER OSPEDALETTO!
La linea 6, sempre dalla prossima primavera (data da definire, come per le linee 1 e 2) cesserà di transitare per Maddalene Vecchie tranne che negli orari di punta scolastica in quanto il servizio verrà potenziato con l'attivazione, nella fascia oraria 8:30-12:00 e 14:30-20:00 dal lunedì al sabato, del servizio a chiamata "Peri-metro".
La linea 10 torna a fare capolinea 7 giorni su 7 al Park Stadio. Vengono comunque confermate le corse ogni 20 minuti fino al nuovo tribunale a Borgo Berga.
La linea 13 risulta anch'essa subappaltata alla Bristol Autoservizi, che la svolgerà con autobus SVT (Iveco 480.10 Turbocity DeSimon). Tale particolare non modifica assolutamente l'orario o la modalità di svolgimento del servizio.
La linea 16 viene subappaltata alla Bristol Autoservizi con le stesse modalità delle linee predette.
La linea 17 viene subappaltata alla Bristol Autoservizi con le stesse modalità delle linee predette. A partire dalla primavera 2018, le zone servite dalla linea 17 verranno coperte dal servizio a chiamata "Peri-metro" che ne aumenterà notevolmente la copertura e il livello di servizio. Sarà infatti garantito il servizio a chiamata nella fascia oraria 8:30-12:00 e 14:30-20:00 dal lunedì al sabato, con il mantenimento delle corse autobus convenzionali nelle sole ore di punta scolastica.
La linea 18 viene subappaltata alla Bristol Autoservizi con le stesse modalità delle linee predette.
La linea 19 continua ad essere affidata alla Bristol Autoservizi con le stesse modalità delle linee predette.
La linea 20 continua ad essere affidata alla Bristol Autoservizi con le stesse modalità delle linee predette.
La linea 30 continua ad essere affidata alla Bristol Autoservizi con le stesse modalità delle linee predette.
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Nuovo terminal bus per la Cittadella degli Studi di Vicenza. Più sicurezza per gli studenti.
11 Settembre 2017
Mercoledì 13 settembre Svt attiverà due nuove fermate degli autobus in viale Cricoli, a servizio degli studenti che frequentano la cittadella degli studi. Si tratta del trasferimento delle due fermate di via Baden Powel nell’ambito di un progetto di riqualificazione della cittadella degli studi per migliorare le modalità di accesso agli edifici scolastici della zona. Per rendere possibile la modifica, su viale Cricoli è stato realizzato il marciapiede con relativo spazio per la sosta mentre nei prossimi giorni, condizioni meteorologiche permettendo, e comunque entro settembre, verrà tracciato l’attraversamento pedonale protetto, cioè su fondo colorato e reso evidente con led luminosi, che consentirà di raggiungere il nuovo capolinea ricavato nell'area dell'ex-distributore posta sul lato nord di viale Cricoli, funzionale a dare spazio ai bus in partenza dalla cittadella degli studi quando gradualmente verranno estesi i servizi. Si tratta della prima parte del progetto, eseguita dal settore mobilità del Comune, che fa parte di un intervento più complesso che prevede una spesa di 360 mila euro (comprensiva anche dell’intervento su viale Cricoli) per riqualificare anche via Baden Powell ampliando gli spazi a favore della ciclabilità e pedonalità con la realizzazione di una corsia di transito per i veicoli e la creazione di una zona di sosta rapida per le auto di chi accompagna gli studenti. L’intenzione è di trasformare l’area in zona 30.
Per ottenere il finanziamento il Comune ha partecipato al bando del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro”, scaduto il 10 gennaio e per il quale si attende risposta. Nel frattempo, con lo spostamento delle fermate, in via Baden Powell lo spazio a disposizione verrà riservato al transito pedonale. Le nuove fermate, attive da mercoledì 13 settembre e a disposizione delle scuole dette “Zona 1” e “Zona 2”, entreranno a pieno regime al progressivo assestarsi degli orari definitivi dei vari istituti e della conseguente messa a sistema degli orari del trasporto pubblico urbano ed extraurbano. Gli autobus si fermeranno in prossimità della zona 1, quindi più vicino possibile agli ingressi delle scuole.
Articolo tratto dal sito del Comune di Vicenza
Mercoledì 13 settembre Svt attiverà due nuove fermate degli autobus in viale Cricoli, a servizio degli studenti che frequentano la cittadella degli studi. Si tratta del trasferimento delle due fermate di via Baden Powel nell’ambito di un progetto di riqualificazione della cittadella degli studi per migliorare le modalità di accesso agli edifici scolastici della zona. Per rendere possibile la modifica, su viale Cricoli è stato realizzato il marciapiede con relativo spazio per la sosta mentre nei prossimi giorni, condizioni meteorologiche permettendo, e comunque entro settembre, verrà tracciato l’attraversamento pedonale protetto, cioè su fondo colorato e reso evidente con led luminosi, che consentirà di raggiungere il nuovo capolinea ricavato nell'area dell'ex-distributore posta sul lato nord di viale Cricoli, funzionale a dare spazio ai bus in partenza dalla cittadella degli studi quando gradualmente verranno estesi i servizi. Si tratta della prima parte del progetto, eseguita dal settore mobilità del Comune, che fa parte di un intervento più complesso che prevede una spesa di 360 mila euro (comprensiva anche dell’intervento su viale Cricoli) per riqualificare anche via Baden Powell ampliando gli spazi a favore della ciclabilità e pedonalità con la realizzazione di una corsia di transito per i veicoli e la creazione di una zona di sosta rapida per le auto di chi accompagna gli studenti. L’intenzione è di trasformare l’area in zona 30.
Per ottenere il finanziamento il Comune ha partecipato al bando del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare “Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro”, scaduto il 10 gennaio e per il quale si attende risposta. Nel frattempo, con lo spostamento delle fermate, in via Baden Powell lo spazio a disposizione verrà riservato al transito pedonale. Le nuove fermate, attive da mercoledì 13 settembre e a disposizione delle scuole dette “Zona 1” e “Zona 2”, entreranno a pieno regime al progressivo assestarsi degli orari definitivi dei vari istituti e della conseguente messa a sistema degli orari del trasporto pubblico urbano ed extraurbano. Gli autobus si fermeranno in prossimità della zona 1, quindi più vicino possibile agli ingressi delle scuole.
Articolo tratto dal sito del Comune di Vicenza
Chiusa la partita "in house". SVT è il gestore del servizio in Vicenza e provincia fino al 2026.
8 Settembre 2017
Una corsa contro il tempo, per consegnare nelle mani di SVT il servizio di trasporto pubblico locale in Vicenza e provincia, con il modello "in house" e quindi rimandando la gara di affidamento del servizio che, secondo la normativa dovrà essere espletata entro il 2019. Il Comune di Vicenza ha approvato l'emissione di dividendi straordinari per un valore di 6.350.000 euro da parte di AIM Holding, pari al 35% della quota di proprietà di Società Vicentina Trasporti. SVT diventa quindi di proprietà della Provincia di Vicenza per il 65% e del Comune di Vicenza per il restante 35%.
Con questa mossa il Comune punta ad evitare lo smembramento dei servizi di trasporto pubblico, che tramite gara sarebbero stati aggiudicati al miglior offerente, rischiando di mettere in crisi anche il progetto della linea filoviaria che verrà realizzata come opera compensativa dei cantieri TAV a Vicenza. Inoltre, con l'affidamento "in house" del servizio, si è evitata la perdita del 15% di contributi governativi per la copertura del servizio (pagato in base ai km percorsi annualmente).
Nell'ambito della stessa operazione, è stato quantificato in 1,9 milioni di euro il finanziamento in conto capitale che AIM Holding trasferisce ad SVT per investimenti relativi al piano industriale, nell'ambito della ridefinizione del patto parasociale che prevedeva in capo alla prima l'obbligo di ripianare eventuali future perdite del TPL urbano. Con tale somma, dichiara il direttore generale di SVT, Umberto Rovini, si potranno acquistare nuovi mezzi, cofinanziati anche dalla Regione Veneto (ci si aspetta che i prossimi autobus verranno acquistati con il fondo POR-FESR 2014-2020 secondo quanto previsto nell'Asse 6 - "Sviluppo Urbano Sostenibile". ndr).
Saranno 90 i nuovi bus acquistati nei prossimi 4 anni (il fondo regionale per il rinnovo del parco rotabile prevede per Vicenza 2,5 milioni di euro per il 2018 e altrettanti per il 2019, cifra che dovrebbe coprire per il 60% il costo di ogni veicolo e quindi, integrata a circa 1,5 milioni da parte di SVT, dovrebbe permettere di acquistare tra i 15 e i 20 autobus all'anno. ndr).
Riproduzione Riservata. ©
Una corsa contro il tempo, per consegnare nelle mani di SVT il servizio di trasporto pubblico locale in Vicenza e provincia, con il modello "in house" e quindi rimandando la gara di affidamento del servizio che, secondo la normativa dovrà essere espletata entro il 2019. Il Comune di Vicenza ha approvato l'emissione di dividendi straordinari per un valore di 6.350.000 euro da parte di AIM Holding, pari al 35% della quota di proprietà di Società Vicentina Trasporti. SVT diventa quindi di proprietà della Provincia di Vicenza per il 65% e del Comune di Vicenza per il restante 35%.
Con questa mossa il Comune punta ad evitare lo smembramento dei servizi di trasporto pubblico, che tramite gara sarebbero stati aggiudicati al miglior offerente, rischiando di mettere in crisi anche il progetto della linea filoviaria che verrà realizzata come opera compensativa dei cantieri TAV a Vicenza. Inoltre, con l'affidamento "in house" del servizio, si è evitata la perdita del 15% di contributi governativi per la copertura del servizio (pagato in base ai km percorsi annualmente).
Nell'ambito della stessa operazione, è stato quantificato in 1,9 milioni di euro il finanziamento in conto capitale che AIM Holding trasferisce ad SVT per investimenti relativi al piano industriale, nell'ambito della ridefinizione del patto parasociale che prevedeva in capo alla prima l'obbligo di ripianare eventuali future perdite del TPL urbano. Con tale somma, dichiara il direttore generale di SVT, Umberto Rovini, si potranno acquistare nuovi mezzi, cofinanziati anche dalla Regione Veneto (ci si aspetta che i prossimi autobus verranno acquistati con il fondo POR-FESR 2014-2020 secondo quanto previsto nell'Asse 6 - "Sviluppo Urbano Sostenibile". ndr).
Saranno 90 i nuovi bus acquistati nei prossimi 4 anni (il fondo regionale per il rinnovo del parco rotabile prevede per Vicenza 2,5 milioni di euro per il 2018 e altrettanti per il 2019, cifra che dovrebbe coprire per il 60% il costo di ogni veicolo e quindi, integrata a circa 1,5 milioni da parte di SVT, dovrebbe permettere di acquistare tra i 15 e i 20 autobus all'anno. ndr).
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Il Governo taglia il fondo nazionale per il TPL ancora una volta e spariscono gli sconti online.
3 Settembre 2017
Addio agli sconti per chi acquista il titolo di viaggio (abbonamento) online attraverso la piattaforma BeMoov. La scelta, confermata dal presidente di SVT Angelo Macchia, si è resa necessaria in quanto il governo Gentiloni ha deciso di tagliare ancora una volta il fondo nazionale per il Trasporto Pubblico Locale e di conseguenza, la Regione Veneto ha ridotto di 800.000 euro la quota spettante a Società Vicentina Trasporti. La Provincia di Vicenza, guidata da Achille Variati, ha subito messo sul piatto 300.000 euro per scongiurare un aumento delle tariffe di biglietti e abbonamenti, ma gli altri 500.000 euro andavano trovati altrove.
Ecco quindi che l'acquisto telematico attraverso la piattaforma online "Bemoov" diventa utile solamente per saltare la coda agli sportelli di Via Fusinieri e Viale Milano (comunque un discreto vantaggio dato che tra agosto e settembre, sono centinaia le famiglie che li affollano per acquistare abbonamenti per l'anno scolastico a venire)
perdendo quindi la seconda qualità che lo rendeva "allettante": lo sconto rispetto al titolo di viaggio acquistato in biglietteria.
Va precisato comunque che le tariffe non sono aumentate rispetto all'anno scorso e che a Vicenza rimangono tra le più basse del Veneto.
Nonostante il governo abbia effettuato questo ennesimo taglio indiscriminato ai finanziamenti per il trasporto pubblico locale, SVT rimane intenzionata a proseguire le tappe del suo Piano Industriale, prevedendo investimenti in sicurezza del personale e degli utenti e nel rinnovo del parco mezzi (50 gli autobus che si prevede di acquistare nel 2018, tra cui anche alcuni usati in buone condizioni, provenienti dai Paesi del nord Europa).
Addio agli sconti per chi acquista il titolo di viaggio (abbonamento) online attraverso la piattaforma BeMoov. La scelta, confermata dal presidente di SVT Angelo Macchia, si è resa necessaria in quanto il governo Gentiloni ha deciso di tagliare ancora una volta il fondo nazionale per il Trasporto Pubblico Locale e di conseguenza, la Regione Veneto ha ridotto di 800.000 euro la quota spettante a Società Vicentina Trasporti. La Provincia di Vicenza, guidata da Achille Variati, ha subito messo sul piatto 300.000 euro per scongiurare un aumento delle tariffe di biglietti e abbonamenti, ma gli altri 500.000 euro andavano trovati altrove.
Ecco quindi che l'acquisto telematico attraverso la piattaforma online "Bemoov" diventa utile solamente per saltare la coda agli sportelli di Via Fusinieri e Viale Milano (comunque un discreto vantaggio dato che tra agosto e settembre, sono centinaia le famiglie che li affollano per acquistare abbonamenti per l'anno scolastico a venire)
perdendo quindi la seconda qualità che lo rendeva "allettante": lo sconto rispetto al titolo di viaggio acquistato in biglietteria.
Va precisato comunque che le tariffe non sono aumentate rispetto all'anno scorso e che a Vicenza rimangono tra le più basse del Veneto.
Nonostante il governo abbia effettuato questo ennesimo taglio indiscriminato ai finanziamenti per il trasporto pubblico locale, SVT rimane intenzionata a proseguire le tappe del suo Piano Industriale, prevedendo investimenti in sicurezza del personale e degli utenti e nel rinnovo del parco mezzi (50 gli autobus che si prevede di acquistare nel 2018, tra cui anche alcuni usati in buone condizioni, provenienti dai Paesi del nord Europa).
Peri-Metrò, nel 2018 trasporto pubblico a chiamata per le zone periferiche della città.
25 Agosto 2017
Nella primavera del 2018 prenderà il via il progetto Peri-Metrò, nell’ambito del Bando periferie, che offrirà il trasporto pubblico a chiamata nelle zone periferiche della città integrando le corse esistenti e comprendendo così anche le fasce orarie ora non disponibili. Pertanto da Bertesina, Polegge, Biron, Maddalene, Casale, San Pietro Intrigogna e dalla zona industriale ovest si potranno raggiungere alcune fermate prestabilite oppure i capolinea di altre linee. Il progetto è stato spiegato dall’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza e da Gloria Silvestri, gestore dei trasporti di SVT (Società Vicentina Trasporti).
“Le zone della città prive di servizi o con servizi di trasporto pubblico locale insufficienti attraverso il servizio giornaliero a chiamata personalizzato potranno usufruire del collegamento alla città in modo più agevole – ha dichiarato assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza -. Peri-Metrò sarà un servizio sperimentale, quasi metropolitano, quindi capillare a frequenza elevata, finanziato per cinque anni, che se funzionerà bene verrà esteso anche ad altre zone oggi non servite. Sarà l’occasione per razionalizzare in futuro anche le linee attuali prevedendo in prospettiva l’eliminazione di corse che consumano molti chilometri e che potrebbero venire sostituite completamente dal nuovo servizio a chiamata, di facile utilizzo anche per chi non ha dimestichezza con i mezzi informatici”. Per usufruire del nuovo servizio, sperimentale in prima battuta ma che potrebbe diventare definitivo, sarà necessario effettuare una prenotazione con sms, app, call center oppure utilizzando un’apposita colonnina collocata in alcune fermate. Si potrà prenotare anche anticipatamente, oppure il mezzo arriverà entro 30 minuti dalla chiamata dell’utente. Nel momento della richiesta bisognerà segnalare la fermata di partenza e di arrivo e l’eventuale necessità di pedana per l’accesso in caso di difficoltà motorie.
Il nuovo servizio sarà relativo a cinque zone:
La prima riguarda viale Ferrarin, Polegge, Strada Marosticana, la zona di Laghetto e Viale Cricoli; La seconda zona è relativa a Maddalene, Biron, Villaggio del Sole; Strada di Bertesina, San Pio X, Settecà e via Camisana; La quarta zona, Casale, San Pietro Intrigogna, Via Martiri delle Foibe; Infine gli utenti della zona industriale, lasciando l’auto nella zona fiera, potranno essere accompagnati nelle fermate create nelle vie laterali ad oggi non servite dal tpl.
Le nuove colonnine per la richiesta del servizio verranno collocate a Bertesina, Settecà, San Pietro Intrigogna, a Polegge, a Maddalene Vecchia, a Biron, in zona fiera e a Casale. Avvicinando la tessera di abbonamento di SVT si potrà sbloccare il totem informativo ed effettuare la chiamata del servizio.
Oppure si potrà contattare il call center (dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 18). Saranno inoltre sempre disponibili la app e il servizio di sms.
Il costo del progetto finanziato dal bando periferie è di 1.200.380 di cui 528.380 per acquisto e installazione di apparecchiature tecnologiche mentre 672.000 per l’attivazione per 5 anni. “Abbiamo aperto una fase interlocutoria con la Regione, che vede positivamente il servizio serale a chiamata, unica esperienza positiva in tutto il Veneto: poichè il servizio a chiamata diurno è un progetto pilota cercheremo di ottenere il finanziamento di parte del chilometraggio” – ha aggiunto Dalla Pozza.
Articolo tratto da www.comune.vicenza.it
Nella primavera del 2018 prenderà il via il progetto Peri-Metrò, nell’ambito del Bando periferie, che offrirà il trasporto pubblico a chiamata nelle zone periferiche della città integrando le corse esistenti e comprendendo così anche le fasce orarie ora non disponibili. Pertanto da Bertesina, Polegge, Biron, Maddalene, Casale, San Pietro Intrigogna e dalla zona industriale ovest si potranno raggiungere alcune fermate prestabilite oppure i capolinea di altre linee. Il progetto è stato spiegato dall’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza e da Gloria Silvestri, gestore dei trasporti di SVT (Società Vicentina Trasporti).
“Le zone della città prive di servizi o con servizi di trasporto pubblico locale insufficienti attraverso il servizio giornaliero a chiamata personalizzato potranno usufruire del collegamento alla città in modo più agevole – ha dichiarato assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza -. Peri-Metrò sarà un servizio sperimentale, quasi metropolitano, quindi capillare a frequenza elevata, finanziato per cinque anni, che se funzionerà bene verrà esteso anche ad altre zone oggi non servite. Sarà l’occasione per razionalizzare in futuro anche le linee attuali prevedendo in prospettiva l’eliminazione di corse che consumano molti chilometri e che potrebbero venire sostituite completamente dal nuovo servizio a chiamata, di facile utilizzo anche per chi non ha dimestichezza con i mezzi informatici”. Per usufruire del nuovo servizio, sperimentale in prima battuta ma che potrebbe diventare definitivo, sarà necessario effettuare una prenotazione con sms, app, call center oppure utilizzando un’apposita colonnina collocata in alcune fermate. Si potrà prenotare anche anticipatamente, oppure il mezzo arriverà entro 30 minuti dalla chiamata dell’utente. Nel momento della richiesta bisognerà segnalare la fermata di partenza e di arrivo e l’eventuale necessità di pedana per l’accesso in caso di difficoltà motorie.
Il nuovo servizio sarà relativo a cinque zone:
La prima riguarda viale Ferrarin, Polegge, Strada Marosticana, la zona di Laghetto e Viale Cricoli; La seconda zona è relativa a Maddalene, Biron, Villaggio del Sole; Strada di Bertesina, San Pio X, Settecà e via Camisana; La quarta zona, Casale, San Pietro Intrigogna, Via Martiri delle Foibe; Infine gli utenti della zona industriale, lasciando l’auto nella zona fiera, potranno essere accompagnati nelle fermate create nelle vie laterali ad oggi non servite dal tpl.
Le nuove colonnine per la richiesta del servizio verranno collocate a Bertesina, Settecà, San Pietro Intrigogna, a Polegge, a Maddalene Vecchia, a Biron, in zona fiera e a Casale. Avvicinando la tessera di abbonamento di SVT si potrà sbloccare il totem informativo ed effettuare la chiamata del servizio.
Oppure si potrà contattare il call center (dal lunedì al sabato dalle 8.30 alle 18). Saranno inoltre sempre disponibili la app e il servizio di sms.
Il costo del progetto finanziato dal bando periferie è di 1.200.380 di cui 528.380 per acquisto e installazione di apparecchiature tecnologiche mentre 672.000 per l’attivazione per 5 anni. “Abbiamo aperto una fase interlocutoria con la Regione, che vede positivamente il servizio serale a chiamata, unica esperienza positiva in tutto il Veneto: poichè il servizio a chiamata diurno è un progetto pilota cercheremo di ottenere il finanziamento di parte del chilometraggio” – ha aggiunto Dalla Pozza.
Articolo tratto da www.comune.vicenza.it
Accordo con sindacati e ok al Piano Industriale: 12,5 milioni per 50 nuovi bus nel 2018.
29 Luglio 2017
“Adessoccorre trovare al più presto un accordo sulla turnistica e sulla sicurezza”. E’ all’unisono la richiesta rivolta a Svt dai sindacati dei trasporti Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Ugl trasporti, Faisa Cisal, Usb, assieme alla Rsu. Dopo diversi scioperi per la sicurezza del personale, dell’utenza e dei mezzi, per la stabilizzazione del personale con contratto a tempo determinato e per una migliore organizzazione che possa contenere i nastri lavorativi che in qualche situazione superano le 13 ore di impegno, ora i sindacati hanno dunque “dichiarato la disponibilità a sospendere lo stato di agitazione”, purchè si apra un confronto sulle tematiche ancora aperte.
“Ad oggi – scrive Massimo D’Angelo, di Filt Cgil Vicenza -, dopo più di un anno, ci troviamo di fronte ad un progetto industriale ambizioso che nell’intraprendere la strada dell’affidamento diretto, che eviterebbe all’azienda di sottoporsi alle gare almeno per un periodo che varia dai 6 ai 9 anni, mette in campo una quantità enorme di denaro in gran parte pubblico. Innanzitutto per il rinnovo del parco bus (20 nuovi bus acquistati nel 2017 e 50 bus da acquistare nel 2018 per un costo totale di 12 milioni e 500mila euro). e poi per l’istituzione del servizio filobus, che rientra nel progetto di compensazione dell’alta velocità e che vedrebbe realizzare dieci chilometri di linea ferroviaria di ultima generazione, collegando la zona fiera alla stazione, per poi proseguire in zona est , per un costo complessivo di 90 milioni di euro”.
“Lotteremo dunque per bloccare le esternalizzazioni, stabilizzare i lavoratori a tempo determinato bloccare l’indirizzo politico della Regione Veneto che proprio in questi giorni ha deliberato per Vicenza un taglio di 550 mila chilometri, per un valore di 800 mila euro, che verranno meno nelle tasche dell’azienda, un taglio imprevisto, che ci prende alla sprovvista e che andrà ad intaccare non solo i livelli occupazionale ma anche il servizio per studenti e lavoratori. Questa partita va condotta in maniera unitaria per tutelare i 530 lavoratori e circa gli 800 mila potenziali fruitori della nostra provincia”.
Articolo tratto dal sito www.vicenzareport.it
“Adessoccorre trovare al più presto un accordo sulla turnistica e sulla sicurezza”. E’ all’unisono la richiesta rivolta a Svt dai sindacati dei trasporti Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Ugl trasporti, Faisa Cisal, Usb, assieme alla Rsu. Dopo diversi scioperi per la sicurezza del personale, dell’utenza e dei mezzi, per la stabilizzazione del personale con contratto a tempo determinato e per una migliore organizzazione che possa contenere i nastri lavorativi che in qualche situazione superano le 13 ore di impegno, ora i sindacati hanno dunque “dichiarato la disponibilità a sospendere lo stato di agitazione”, purchè si apra un confronto sulle tematiche ancora aperte.
“Ad oggi – scrive Massimo D’Angelo, di Filt Cgil Vicenza -, dopo più di un anno, ci troviamo di fronte ad un progetto industriale ambizioso che nell’intraprendere la strada dell’affidamento diretto, che eviterebbe all’azienda di sottoporsi alle gare almeno per un periodo che varia dai 6 ai 9 anni, mette in campo una quantità enorme di denaro in gran parte pubblico. Innanzitutto per il rinnovo del parco bus (20 nuovi bus acquistati nel 2017 e 50 bus da acquistare nel 2018 per un costo totale di 12 milioni e 500mila euro). e poi per l’istituzione del servizio filobus, che rientra nel progetto di compensazione dell’alta velocità e che vedrebbe realizzare dieci chilometri di linea ferroviaria di ultima generazione, collegando la zona fiera alla stazione, per poi proseguire in zona est , per un costo complessivo di 90 milioni di euro”.
“Lotteremo dunque per bloccare le esternalizzazioni, stabilizzare i lavoratori a tempo determinato bloccare l’indirizzo politico della Regione Veneto che proprio in questi giorni ha deliberato per Vicenza un taglio di 550 mila chilometri, per un valore di 800 mila euro, che verranno meno nelle tasche dell’azienda, un taglio imprevisto, che ci prende alla sprovvista e che andrà ad intaccare non solo i livelli occupazionale ma anche il servizio per studenti e lavoratori. Questa partita va condotta in maniera unitaria per tutelare i 530 lavoratori e circa gli 800 mila potenziali fruitori della nostra provincia”.
Articolo tratto dal sito www.vicenzareport.it
SVT-Sindacati: pace fatta. Scongiurato il rischio di scioperi a settembre.
29 Luglio 2017
“Abbiamo un piano industriale lungimirante, che guarda ai prossimi anni e allo sviluppo di un’azienda in salute, in grado di collaborare a pieno e in maniera determinante alla crescita del territorio. L’apprezzamento da parte dei sindacati non solo ci fa piacere, ma è anche uno stimolo per essere assieme protagonisti delle prossime sfide vicentine sul trasporto pubblico”. A parlare così è Angelo Macchia, Presidente Svt, commentando la sospensione dello stato di agitazione in Svt e l’apertura dei sindacati ad una collaborazione per il bene dell’azienda, di chi ci lavora e di chi ne utilizza il servizio.
Una collaborazione fondamentale, visto che sul piatto del trasporto pubblico dei prossimi anni c’è il filobus, ma c’è anche una politica che mira al maggiore utilizzo del mezzo pubblico come prima arma contro l’inquinamento da polveri sottili, nella logica che “un pullman pieno sono almeno 52 auto con relativo gas di scarico in meno”.
Nel dettaglio, i sindacati denunciano una carenza di controllori e un ricorso massiccio alle esternalizzazioni. Macchia ricorda, a questo proposito, che la squadra dei controllori, composta oggi da una ventina di persone, sarà implementata in settembre, con conseguente maggiore attenzione alle linee più “calde”.“Quanto alle esternalizzazioni – sottolinea il presidente di Svt -, sono uno strumento previsto dalla normativa e che noi utilizziamo in percentuale minima, verificando, anche grazie alla collaborazione del nostro personale, che il servizio offerto dai subappaltatori sia di qualità pari al nostro. Grazie alle esternalizzazioni garantiamo la competitività dell’azienda sul mercato, conservando il posto di lavoro a chi ce l’ha e assicurando l’adempimento dei principi fondamentali del piano industriale che gli stessi sindacati hanno condiviso. Tanto più in questo momento in cui ogni forma di trattativa sulla flessibilità e sulla gestione degli istituti contrattuali deve ancora essere condivisa dalle parti”.
In questo contesto non è certo una buona notizia il taglio dei trasferimenti al trasporto pubblico da parte della Regione Veneto . Per il 2017 sono previsti 800 mila euro in meno, pari a 550 mila chilometri di corse in meno. Con l’aggravio che, vista la tempistica della comunicazione, il taglio verrà spalmato su pochi mesi. “Tagli pesanti – commenta Macchia – a cui dobbiamo far fronte garantendo comunque l’attuale offerta dei servizi e permettendo all’azienda di non interrompere il percorso tracciato dal piano industriale. Ci auguriamo che, nelle pieghe del bilancio, la Regione riesca a trovare ulteriori fondi da destinare al trasporto pubblico”.
Articolo tratto dal sito www.vicenzareport.it
“Abbiamo un piano industriale lungimirante, che guarda ai prossimi anni e allo sviluppo di un’azienda in salute, in grado di collaborare a pieno e in maniera determinante alla crescita del territorio. L’apprezzamento da parte dei sindacati non solo ci fa piacere, ma è anche uno stimolo per essere assieme protagonisti delle prossime sfide vicentine sul trasporto pubblico”. A parlare così è Angelo Macchia, Presidente Svt, commentando la sospensione dello stato di agitazione in Svt e l’apertura dei sindacati ad una collaborazione per il bene dell’azienda, di chi ci lavora e di chi ne utilizza il servizio.
Una collaborazione fondamentale, visto che sul piatto del trasporto pubblico dei prossimi anni c’è il filobus, ma c’è anche una politica che mira al maggiore utilizzo del mezzo pubblico come prima arma contro l’inquinamento da polveri sottili, nella logica che “un pullman pieno sono almeno 52 auto con relativo gas di scarico in meno”.
Nel dettaglio, i sindacati denunciano una carenza di controllori e un ricorso massiccio alle esternalizzazioni. Macchia ricorda, a questo proposito, che la squadra dei controllori, composta oggi da una ventina di persone, sarà implementata in settembre, con conseguente maggiore attenzione alle linee più “calde”.“Quanto alle esternalizzazioni – sottolinea il presidente di Svt -, sono uno strumento previsto dalla normativa e che noi utilizziamo in percentuale minima, verificando, anche grazie alla collaborazione del nostro personale, che il servizio offerto dai subappaltatori sia di qualità pari al nostro. Grazie alle esternalizzazioni garantiamo la competitività dell’azienda sul mercato, conservando il posto di lavoro a chi ce l’ha e assicurando l’adempimento dei principi fondamentali del piano industriale che gli stessi sindacati hanno condiviso. Tanto più in questo momento in cui ogni forma di trattativa sulla flessibilità e sulla gestione degli istituti contrattuali deve ancora essere condivisa dalle parti”.
In questo contesto non è certo una buona notizia il taglio dei trasferimenti al trasporto pubblico da parte della Regione Veneto . Per il 2017 sono previsti 800 mila euro in meno, pari a 550 mila chilometri di corse in meno. Con l’aggravio che, vista la tempistica della comunicazione, il taglio verrà spalmato su pochi mesi. “Tagli pesanti – commenta Macchia – a cui dobbiamo far fronte garantendo comunque l’attuale offerta dei servizi e permettendo all’azienda di non interrompere il percorso tracciato dal piano industriale. Ci auguriamo che, nelle pieghe del bilancio, la Regione riesca a trovare ulteriori fondi da destinare al trasporto pubblico”.
Articolo tratto dal sito www.vicenzareport.it
"Senza quel bus non posso studiare". Una storia (vergognosa) "Made in Vicenza".
20 Luglio 2017
Una carriera scolastica brillante, coronata con il massimo dei voti, 100 e lode, all'esame di maturità al Ceccato di Thiene. La predisposizione e la passione per numeri e calcoli e dunque il passaggio alla facoltà di Economia e Commercio di Vicenza, in vista anche di prospettive occupazionali concrete. Un percorso apparentemente privo di ostacoli quello di Francesca Sola, 18enne di Lugo, che rischia però di incagliarsi nelle barriere che si frappongono tra lei e la sede universitaria di Viale Margherita in Vicenza. In particolare nella mancanza di corriere e autobus adatti a chi si muove in carrozzina.
Le corriere di linea, così come gli autobus che circolano in città (non tutti. ndr) e, come assicura Francesca, pure i convogli ferroviari, non sono infatti, nel 2017, in Italia, nell'avanzato Nord Est, sempre dotati di dispositivi che permettano l'accesso a chi si muove in sedia a rotelle. "Attualmente i mezzi pubblici, come quelli di SVT, sono inaccessibili alle persone in carrozzina - denuncia la ragazza - Personalmente non ne ho mai potuto usufruire. Già lo scorso anno, sapendo a quello a cui andavo in contro, avevo scritto al presidente della Regione Luca Zaia, agli assessori Elena Donazzan e Manuela Lazzarin, al presidente della Provincia di Vicenza Achille Variati e al sindaco del mio paese Robertino Capozzo, facendo presente il problema - spiega Francesca - Grazie all'associazione Fish Veneto si è parlato di una corriera al mattino e di una alla sera da e per Thiene, che però non è sufficiente e che comunque mi costringerebbe a passare tutta la giornata in ateneo anche magari con sole lezioni al mattino". Una battagli di civiltà che una ragazza di nemmeno 19 anni non dovrebbe essere chiamata a condurre per ottenere, come ribadisce, "non un privilegio, ma un diritto, cioè quello di poter usufruire sempre dei mezzi pubblici come tutti i cittadini". Per la madre non si tratta di chiedere la luna, ma semplicemente di avere autobus e corriere dotate di pedana per far salire e scendere le persone su sedia a rotelle. Non è di certo un problema che riguarda solo Francesca, ma molte altre persone.
Articolo tratto da Giornale di Vicenza e riadattato da tplvicenza.com
Una carriera scolastica brillante, coronata con il massimo dei voti, 100 e lode, all'esame di maturità al Ceccato di Thiene. La predisposizione e la passione per numeri e calcoli e dunque il passaggio alla facoltà di Economia e Commercio di Vicenza, in vista anche di prospettive occupazionali concrete. Un percorso apparentemente privo di ostacoli quello di Francesca Sola, 18enne di Lugo, che rischia però di incagliarsi nelle barriere che si frappongono tra lei e la sede universitaria di Viale Margherita in Vicenza. In particolare nella mancanza di corriere e autobus adatti a chi si muove in carrozzina.
Le corriere di linea, così come gli autobus che circolano in città (non tutti. ndr) e, come assicura Francesca, pure i convogli ferroviari, non sono infatti, nel 2017, in Italia, nell'avanzato Nord Est, sempre dotati di dispositivi che permettano l'accesso a chi si muove in sedia a rotelle. "Attualmente i mezzi pubblici, come quelli di SVT, sono inaccessibili alle persone in carrozzina - denuncia la ragazza - Personalmente non ne ho mai potuto usufruire. Già lo scorso anno, sapendo a quello a cui andavo in contro, avevo scritto al presidente della Regione Luca Zaia, agli assessori Elena Donazzan e Manuela Lazzarin, al presidente della Provincia di Vicenza Achille Variati e al sindaco del mio paese Robertino Capozzo, facendo presente il problema - spiega Francesca - Grazie all'associazione Fish Veneto si è parlato di una corriera al mattino e di una alla sera da e per Thiene, che però non è sufficiente e che comunque mi costringerebbe a passare tutta la giornata in ateneo anche magari con sole lezioni al mattino". Una battagli di civiltà che una ragazza di nemmeno 19 anni non dovrebbe essere chiamata a condurre per ottenere, come ribadisce, "non un privilegio, ma un diritto, cioè quello di poter usufruire sempre dei mezzi pubblici come tutti i cittadini". Per la madre non si tratta di chiedere la luna, ma semplicemente di avere autobus e corriere dotate di pedana per far salire e scendere le persone su sedia a rotelle. Non è di certo un problema che riguarda solo Francesca, ma molte altre persone.
Articolo tratto da Giornale di Vicenza e riadattato da tplvicenza.com
Cresce il numero degli utenti del servizio urbano ma a Vicenza i bus sono lenti.
19 Luglio 2017
Dai 6 milioni di passeggeri del 2011 ai 7 milioni e 550 mila del 2015 (è l'ultimo dato disponibile, fornito dall'ISTAT qualche giorno fa). Se addirittura si guarda agli ultimi dodici mesi (anno 2016. ndr) si supera quota 10 milioni. Un'impennata significativa che però è frenata dalla velocità media con cui viaggiano i bus di SVT in città.
Il trasporto pubblico locale nella Città del Palladio va piano. La velocità commerciale media dei mezzi urbani, secondo l'indagine ISTAT, si ferma a 17,5 Km/h contro i 19,4 km/h della media nazionale. A Vicenza la velocità media dei bus dal 2011 è incrementata solamente di 0,3 chilometri orari, e questo, ovviamente, perchè a Vicenza non ci sono molte corsie preferenziali (e si va ad accantonare il progetto della preferenziale in Viale Milano... Complimenti! ndr). L'Istituto Nazionale di Statistica parla di 2,1 km di corridoi riservati contro i 36,6 di Verona o i 14,1 di Padova. Un abisso addirittura se confrontato con i 182 km di Milano (si ma l'ISTAT ha pensato di rapportare i km di preferenziali con i km di rete stradale? Dubito che a Vicenza ci siano gli stessi km di strade di Milano... ndr). Va detto che Vicenza a livello regionale è al quarto posto quanto a velocità dei bus: in testa sale Rovigo (24 km/h) seguita da Venezia (23,7 km/h) e Belluno (23 km/h).
Secondo le rilevazioni ISTAT, in Italia " per la prima volta negli ultimi cinque anni l'offerta del trasporto pubblico locale è aumentata: da 4.425 a 4.503 posti/km per abitante". Dopo il calo registrato dal 2011 al 2013, a Vicenza è tornata a crescere con 3.770 posti/km per abitante. "Complessivamente - interviene l'assessore alla progettazione urbana Antonio Marco Dalla Pozza - siamo soddisfatti del lavoro fatto. Gli ultimi dati dismponibili raccontano di un in cremento ulteriore dei passeggeri e presto, grazie ai fondi POR-FESR e successivamente con le opere compensative legate all'alta velocità (filoviarizzazione della linea 1. ndr), ci sar un servizio più capillare e ancora più efficace". Come ultimo dato ISTAT per Vicenza, si evince che nella nostra città il servizio è capillare addirittura più di quello di Roma, in quanto mediamente sono presenti 6,6 fermate per chilometro quadrato. A Verona sono 5,1 fermate/kmq. A Roma 6,49.
Articolo tratto dal sito: www.ilgiornaledivicenza.it e adattato da tplvicenza.com
Dai 6 milioni di passeggeri del 2011 ai 7 milioni e 550 mila del 2015 (è l'ultimo dato disponibile, fornito dall'ISTAT qualche giorno fa). Se addirittura si guarda agli ultimi dodici mesi (anno 2016. ndr) si supera quota 10 milioni. Un'impennata significativa che però è frenata dalla velocità media con cui viaggiano i bus di SVT in città.
Il trasporto pubblico locale nella Città del Palladio va piano. La velocità commerciale media dei mezzi urbani, secondo l'indagine ISTAT, si ferma a 17,5 Km/h contro i 19,4 km/h della media nazionale. A Vicenza la velocità media dei bus dal 2011 è incrementata solamente di 0,3 chilometri orari, e questo, ovviamente, perchè a Vicenza non ci sono molte corsie preferenziali (e si va ad accantonare il progetto della preferenziale in Viale Milano... Complimenti! ndr). L'Istituto Nazionale di Statistica parla di 2,1 km di corridoi riservati contro i 36,6 di Verona o i 14,1 di Padova. Un abisso addirittura se confrontato con i 182 km di Milano (si ma l'ISTAT ha pensato di rapportare i km di preferenziali con i km di rete stradale? Dubito che a Vicenza ci siano gli stessi km di strade di Milano... ndr). Va detto che Vicenza a livello regionale è al quarto posto quanto a velocità dei bus: in testa sale Rovigo (24 km/h) seguita da Venezia (23,7 km/h) e Belluno (23 km/h).
Secondo le rilevazioni ISTAT, in Italia " per la prima volta negli ultimi cinque anni l'offerta del trasporto pubblico locale è aumentata: da 4.425 a 4.503 posti/km per abitante". Dopo il calo registrato dal 2011 al 2013, a Vicenza è tornata a crescere con 3.770 posti/km per abitante. "Complessivamente - interviene l'assessore alla progettazione urbana Antonio Marco Dalla Pozza - siamo soddisfatti del lavoro fatto. Gli ultimi dati dismponibili raccontano di un in cremento ulteriore dei passeggeri e presto, grazie ai fondi POR-FESR e successivamente con le opere compensative legate all'alta velocità (filoviarizzazione della linea 1. ndr), ci sar un servizio più capillare e ancora più efficace". Come ultimo dato ISTAT per Vicenza, si evince che nella nostra città il servizio è capillare addirittura più di quello di Roma, in quanto mediamente sono presenti 6,6 fermate per chilometro quadrato. A Verona sono 5,1 fermate/kmq. A Roma 6,49.
Articolo tratto dal sito: www.ilgiornaledivicenza.it e adattato da tplvicenza.com
SVT-Sindacati: tentativo di concilizazione fallito. Si andrà verso lo sciopero?
19 Luglio 2017
Contenuto estratto dal comunicato della rappresentanza sindacale degli autoferrotramvieri:
USB e UGL successivamente, sempre a rincorrere gli altri Rsu, avevano dichiarato lo stato di agitazione sindacale per trovare soluzioni su importanti problematiche aziendali. La prefettura ha poi demandato il tavolo di incontro in azienda. Il confronto avvenuto il 7 luglio scorso ha avuto esito negativo su quasi tutte le tematiche in discussione; unico aspetto positivo è l'impegno della direzione SVT a confrontarsi con la Rsu e le sigle sindacali nel mese di settembre p.v., dove verrà spiegato il progetto per il futuro del trasporto pubblico del vicentino. Un progetto che comporta il rinnovo del paco automezzi (circa 90 autobus) e la costruzione di un nuovo filobus a Vicenza (progetto legato alla costruzione della TAV a Vicenza. ndr).
Oggi è comunque emerso che si intende tenere l'azienda In House per la gran parte (quindi a gestione pubblica), mentre il 20% del servizio verrà affidato a ditte esterne (in parte è già avvenuto) mediante subappalti di singoli turni o di intere linee. Ma sulle problematiche importanti, quali la sicurezza dei dipendenti inerente le minacce e aggressioni subite, non c'è stata alcuna risposta concreta (al momento vi sono solamente tre controlllori per tutta la rete extraurbana). Stesso risultato sulla richiesta di dare continuità lavorativa ai due autisti precari a cui non è stato rinnovato il contratto nonostante le forti insistenze.
L'azienda ha inoltre comunicato che i nuovi mezzi Menarini (7 Citymood a metano entrati in servizio nel maggio scorso), che presentano evidenti difficoltà nella frenata verranno posti alle dovute verifiche. Sulla nuova proposta di armonizzare i turni si è poi chiesto che le proposte vengano realmente condivise con la Rsu.
Articolo tratto dal sito: www.vicenzapiu.com
Contenuto estratto dal comunicato della rappresentanza sindacale degli autoferrotramvieri:
USB e UGL successivamente, sempre a rincorrere gli altri Rsu, avevano dichiarato lo stato di agitazione sindacale per trovare soluzioni su importanti problematiche aziendali. La prefettura ha poi demandato il tavolo di incontro in azienda. Il confronto avvenuto il 7 luglio scorso ha avuto esito negativo su quasi tutte le tematiche in discussione; unico aspetto positivo è l'impegno della direzione SVT a confrontarsi con la Rsu e le sigle sindacali nel mese di settembre p.v., dove verrà spiegato il progetto per il futuro del trasporto pubblico del vicentino. Un progetto che comporta il rinnovo del paco automezzi (circa 90 autobus) e la costruzione di un nuovo filobus a Vicenza (progetto legato alla costruzione della TAV a Vicenza. ndr).
Oggi è comunque emerso che si intende tenere l'azienda In House per la gran parte (quindi a gestione pubblica), mentre il 20% del servizio verrà affidato a ditte esterne (in parte è già avvenuto) mediante subappalti di singoli turni o di intere linee. Ma sulle problematiche importanti, quali la sicurezza dei dipendenti inerente le minacce e aggressioni subite, non c'è stata alcuna risposta concreta (al momento vi sono solamente tre controlllori per tutta la rete extraurbana). Stesso risultato sulla richiesta di dare continuità lavorativa ai due autisti precari a cui non è stato rinnovato il contratto nonostante le forti insistenze.
L'azienda ha inoltre comunicato che i nuovi mezzi Menarini (7 Citymood a metano entrati in servizio nel maggio scorso), che presentano evidenti difficoltà nella frenata verranno posti alle dovute verifiche. Sulla nuova proposta di armonizzare i turni si è poi chiesto che le proposte vengano realmente condivise con la Rsu.
Articolo tratto dal sito: www.vicenzapiu.com
Niente preferenziale in Viale Milano. Va in soffitta un progetto vitale per il TPL.
19 Luglio 2017
Va n soffitta il progetto di tracciare la riga gialla lungo Viale Milano, uno dei nodi cruciali del trasporto pubblico cittadino.
Giace dal 2012 nei cassetti di Palazzo Trissino, ma solo oggi il Comune di Vicenza ha ufficializzato l'accantonamento del progetto di realizzazione del corridoio preferenziale per i bus e i taxi lungo Viale Milano che, nelle ore di punta, diventa un vero e proprio imbuto di auto private che blocca i mezzi del trasporto pubblico.
I negozianti della zona si erano opposti a quest'opera già 5 anni fa quanto il sindaco firmò la delibera, perchè per realizzare la corsia preferenziale sarebbero stati cancellati 6 posti auto lungo Viale Milano in direzione della stazione ferroviaria (SOLO SEI POSTI!!!! ndr). Una partita questa, vinta dall'assessore alla sicurezza Dario Rotondi, che ha sostenuto i commercianti, battendo il collega alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza che, invece, sin dall'inizio si era detto pronto a intervenire per realizzare le striscie in tempi rapidissimi.
Mentre si prefigura il futuro volto della città tra filobus e interventi legati ai finanziamenti POR-FESR (circa 11 milioni di euro da spendere per rinnovare il parco mezzi e implementare la dotazione tecnologica di autobus e fermate), l'amministrazione elimina i vecchi progetti che non rientreranno in questi piani. Quando ci sarà il filobus infatti, (se aspettiamo la TAV facciamo ora ad avere i bus a idrogeno... ndr) in Viale Milano non ci passerà più la linea 1 che invece tirerà dritto in Corso San Felice verso Piazzale De Gasperi. Intanto la mappa delle corsie preferenziali per i mezzi del tpl rimarrà la stessa anche in futuro: "Al momento non sono prviste altre corsie riservate" - dice l'assessore Dalla Pozza -. Discorso diverso invece va fatto per il filobus, l'architettura generale è già stata pensata. Ci saranno corridoi riservati in uscita da Ponte Alto fino a Viale Verona (in parte esiste già ed è la corsia di Viale San Lazzaro. ndr) e dalla Stanga fino a Viale Serenissima, dove verrà realizzato un nuovo parcheggio scambiatore nonchè capolinea della linea filoviaria". Ma nel mondo del trasporto pubblico locale sono in arrivo altre novità: "Con i 10,5 milioni di euro dedicati allo Sviluppo Urbano Sostenibile del POR Veneto, sostituiremo i mezzi e implementeremo la dotazione tecnologica delle pensiline degli autobus". Non solo: "Interverremo sulla linea 1 in previsione del futuro filobus".
Articolo tratto dal sito www.ilgiornaledivicenza.it e adattato da tplvicenza.com
Va n soffitta il progetto di tracciare la riga gialla lungo Viale Milano, uno dei nodi cruciali del trasporto pubblico cittadino.
Giace dal 2012 nei cassetti di Palazzo Trissino, ma solo oggi il Comune di Vicenza ha ufficializzato l'accantonamento del progetto di realizzazione del corridoio preferenziale per i bus e i taxi lungo Viale Milano che, nelle ore di punta, diventa un vero e proprio imbuto di auto private che blocca i mezzi del trasporto pubblico.
I negozianti della zona si erano opposti a quest'opera già 5 anni fa quanto il sindaco firmò la delibera, perchè per realizzare la corsia preferenziale sarebbero stati cancellati 6 posti auto lungo Viale Milano in direzione della stazione ferroviaria (SOLO SEI POSTI!!!! ndr). Una partita questa, vinta dall'assessore alla sicurezza Dario Rotondi, che ha sostenuto i commercianti, battendo il collega alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Marco Dalla Pozza che, invece, sin dall'inizio si era detto pronto a intervenire per realizzare le striscie in tempi rapidissimi.
Mentre si prefigura il futuro volto della città tra filobus e interventi legati ai finanziamenti POR-FESR (circa 11 milioni di euro da spendere per rinnovare il parco mezzi e implementare la dotazione tecnologica di autobus e fermate), l'amministrazione elimina i vecchi progetti che non rientreranno in questi piani. Quando ci sarà il filobus infatti, (se aspettiamo la TAV facciamo ora ad avere i bus a idrogeno... ndr) in Viale Milano non ci passerà più la linea 1 che invece tirerà dritto in Corso San Felice verso Piazzale De Gasperi. Intanto la mappa delle corsie preferenziali per i mezzi del tpl rimarrà la stessa anche in futuro: "Al momento non sono prviste altre corsie riservate" - dice l'assessore Dalla Pozza -. Discorso diverso invece va fatto per il filobus, l'architettura generale è già stata pensata. Ci saranno corridoi riservati in uscita da Ponte Alto fino a Viale Verona (in parte esiste già ed è la corsia di Viale San Lazzaro. ndr) e dalla Stanga fino a Viale Serenissima, dove verrà realizzato un nuovo parcheggio scambiatore nonchè capolinea della linea filoviaria". Ma nel mondo del trasporto pubblico locale sono in arrivo altre novità: "Con i 10,5 milioni di euro dedicati allo Sviluppo Urbano Sostenibile del POR Veneto, sostituiremo i mezzi e implementeremo la dotazione tecnologica delle pensiline degli autobus". Non solo: "Interverremo sulla linea 1 in previsione del futuro filobus".
Articolo tratto dal sito www.ilgiornaledivicenza.it e adattato da tplvicenza.com
TPL accessibile: qualcosa si sta muovendo, ma la strada è ancora lunga.
5 Maggio 2017
Finalmente qualcosa si muove. Gli autobus urbani in servizio a Vicenza saranno presto accessibili proprio a tutti, sedie a rotelle incluse. In questi giorni i 13 MAN Lion's City GPL presenti nella flotta urbana di SVT sono stati dotati di una pulsantiera con annesse istruzioni per l'uso, a servizio delle persone su sedia a rotelle che avranno la necessità di scendere dalla vettura con l'aiuto del conducente.
Questo nuovo strumento in realtà non è una novità sui bus urbani di Vicenza in quanto, nel 2012, sui primi due minibus a metano BredaMenarini Vivacity Plus entrati in servizio, era presente la stessa identica pulsantiera, poi rimossa. Stessa sorte subirono le pulsantiere dei 12 metri Avancity Plus. In sostanza, nella flotta urbana che SVT ha ereditato da AIM Mobilità si contano 55 autobus dotati di pedana manuale estraibile da sotto la porta centrale della vettura (elenco completo in fondo all'articolo) ma ad oggi solamente una ventina sono dotati di pulsantiera per la richiesta di fermata e/o assistenza, che li rende quindi completi di tutta l'attrezzatura necessaria all'accoglienza di persone con disabilità motorie. L'auspicio è che nelle prossime settimane anche gli altri mezzi dotati di pedana possano ricevere questo strumento. Sempre nei prossimi mesi poi dovrebbero partire alcuni corsi di addestramento per i conducenti con l'obbiettivo di istruirli sulle procedure da seguire nel caso in cui un disabile debba salire o scendere dal veicolo con l'ausilio della pedana estraibile.
Cambiando soggetto ma rimanendo in tema di accessibilità del trasporto pubblico, si segnala che in Viale Rodolfi le due fermate a servizio dell'Ospedale San Bortolo sono state realizzate ad una quota rispetto al piano strada superiore a quella standard che solitamente si attesta sui 15-20 centrimetri. Nella fattispecie le banchine di attesa sono state pensate per essere alla stessa altezza del pianale dell'autobus che accosta, annullando quindi qualunque dislivello scomodo all'utenza debole (bambini, anziani e disabili). Sempre in tali fermate sono state installate sulla pavimentazione delle mattonelle tattili "loges" di colore giallo, che indicano agli ipovedenti e ai non vedenti il punto esatto in cui attendere l'arrivo dell'autobus. Chiaramente questo accorgimento dev'essere accompagnato dal buon comportamento dei conducenti, che vedendo la persona con bastone bianco ferma sulla banchina, devono fermare il veicolo con la porta d'ingresso esattamente davanti all'utente.
A questo si accompagna un dispositivo installato su 53 autobus, vale a dire il sintetizzatore vocale esterno, che annuncia con voce femminile in lingua italiana il numero della linea e il capolinea di destinazione (es.: LINEA DUE. DESTINAZIONE: VIA LAGO FOGLIANO); essenziale per chi è impossibilitato a leggere gli indicatori luminosi del bus.
Autobus dotati di pedana manuale per la salita dei disabili motòri (aggiornato al 19.07.17)
nr. 13 - MAN Lion's City GPL | Serie 4331-4343 | Anno 2006 | * Dotati di pulsantiera nella postazione disabili attrezzata installata nel 2017.
nr. 4 - MAN Lion's City G GPL | Serie 4344-4345 | Anno 2006 | * Dotati di pulsantiera nella postazione disabili attrezzata installata nel 2017.
nr. 9 - Irisbus Citelis 12 CNG | Serie 4348-4356 | Anno 2010-2012 | * Dotati di pulsantiera nella postazione disabili attrezzata installata nel 2017.
nr. 7 - BredaMenarini Vivacity+ CU CNG | Serie 4357-4363 | Anno 2012-2014 | * Dotati di pulsantiera nella postazione disabili attrezzata installata nel 2017.
nr. 8 - BredaMenarini Avancity+ LU CNG | Serie 4364-4371 | Anno 2014 | * Dotati di pulsantiera nella postazione disabili attrezzata installata nel 2017.
nr. 7 - MAN Lion's City GL CNG | Serie 4372-4378 | Anno 2015-2016 | * Dotati di pulsantiera nella postazione disabili attrezzata installata nel 2017.
nr. 7 - IIA Menarini Citymood 12 CNG | Serie 4379-4385 | Anno 2017 | * Dotati di pulsantiera nella postazione disabili attrezzata fin da nuovi.
Finalmente qualcosa si muove. Gli autobus urbani in servizio a Vicenza saranno presto accessibili proprio a tutti, sedie a rotelle incluse. In questi giorni i 13 MAN Lion's City GPL presenti nella flotta urbana di SVT sono stati dotati di una pulsantiera con annesse istruzioni per l'uso, a servizio delle persone su sedia a rotelle che avranno la necessità di scendere dalla vettura con l'aiuto del conducente.
Questo nuovo strumento in realtà non è una novità sui bus urbani di Vicenza in quanto, nel 2012, sui primi due minibus a metano BredaMenarini Vivacity Plus entrati in servizio, era presente la stessa identica pulsantiera, poi rimossa. Stessa sorte subirono le pulsantiere dei 12 metri Avancity Plus. In sostanza, nella flotta urbana che SVT ha ereditato da AIM Mobilità si contano 55 autobus dotati di pedana manuale estraibile da sotto la porta centrale della vettura (elenco completo in fondo all'articolo) ma ad oggi solamente una ventina sono dotati di pulsantiera per la richiesta di fermata e/o assistenza, che li rende quindi completi di tutta l'attrezzatura necessaria all'accoglienza di persone con disabilità motorie. L'auspicio è che nelle prossime settimane anche gli altri mezzi dotati di pedana possano ricevere questo strumento. Sempre nei prossimi mesi poi dovrebbero partire alcuni corsi di addestramento per i conducenti con l'obbiettivo di istruirli sulle procedure da seguire nel caso in cui un disabile debba salire o scendere dal veicolo con l'ausilio della pedana estraibile.
Cambiando soggetto ma rimanendo in tema di accessibilità del trasporto pubblico, si segnala che in Viale Rodolfi le due fermate a servizio dell'Ospedale San Bortolo sono state realizzate ad una quota rispetto al piano strada superiore a quella standard che solitamente si attesta sui 15-20 centrimetri. Nella fattispecie le banchine di attesa sono state pensate per essere alla stessa altezza del pianale dell'autobus che accosta, annullando quindi qualunque dislivello scomodo all'utenza debole (bambini, anziani e disabili). Sempre in tali fermate sono state installate sulla pavimentazione delle mattonelle tattili "loges" di colore giallo, che indicano agli ipovedenti e ai non vedenti il punto esatto in cui attendere l'arrivo dell'autobus. Chiaramente questo accorgimento dev'essere accompagnato dal buon comportamento dei conducenti, che vedendo la persona con bastone bianco ferma sulla banchina, devono fermare il veicolo con la porta d'ingresso esattamente davanti all'utente.
A questo si accompagna un dispositivo installato su 53 autobus, vale a dire il sintetizzatore vocale esterno, che annuncia con voce femminile in lingua italiana il numero della linea e il capolinea di destinazione (es.: LINEA DUE. DESTINAZIONE: VIA LAGO FOGLIANO); essenziale per chi è impossibilitato a leggere gli indicatori luminosi del bus.
Autobus dotati di pedana manuale per la salita dei disabili motòri (aggiornato al 19.07.17)
nr. 13 - MAN Lion's City GPL | Serie 4331-4343 | Anno 2006 | * Dotati di pulsantiera nella postazione disabili attrezzata installata nel 2017.
nr. 4 - MAN Lion's City G GPL | Serie 4344-4345 | Anno 2006 | * Dotati di pulsantiera nella postazione disabili attrezzata installata nel 2017.
nr. 9 - Irisbus Citelis 12 CNG | Serie 4348-4356 | Anno 2010-2012 | * Dotati di pulsantiera nella postazione disabili attrezzata installata nel 2017.
nr. 7 - BredaMenarini Vivacity+ CU CNG | Serie 4357-4363 | Anno 2012-2014 | * Dotati di pulsantiera nella postazione disabili attrezzata installata nel 2017.
nr. 8 - BredaMenarini Avancity+ LU CNG | Serie 4364-4371 | Anno 2014 | * Dotati di pulsantiera nella postazione disabili attrezzata installata nel 2017.
nr. 7 - MAN Lion's City GL CNG | Serie 4372-4378 | Anno 2015-2016 | * Dotati di pulsantiera nella postazione disabili attrezzata installata nel 2017.
nr. 7 - IIA Menarini Citymood 12 CNG | Serie 4379-4385 | Anno 2017 | * Dotati di pulsantiera nella postazione disabili attrezzata fin da nuovi.
Presentati i 7 nuovi bus a gas di SVT. Intanto i passeggeri aumentano di due milioni dal 2013.
12 Aprile 2017
La città dimostra di credere nel trasporto pubblico con l’eccezionale aumento del numero di passeggeri, 2 milioni in più dal 2013. L’importante risultato è merito di SVT che arricchisce la flotta urbana con 7 nuovi autobus urbani alimentati a metano, oltre che delle iniziative a sostegno del trasporto pubblico volute dall’amministrazione comunale. “I nuovi mezzi che presentiamo oggi consentono di svecchiare la dotazione di SVT, sono più confortevoli, più silenziosi ed ecologici – ha annunciato l’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza -. Con i mezzi a basso impatto attualmente in dotazione viene coperto il 73,26% del chilometraggio totale, aspetto che sottolinea l’importante operazione di razionalizzazione nell’utilizzo dei mezzi.
L'assessore alla mobilità Antonio Marco Dalla Pozza ha quindi preso la parola: “Con l’occasione annuncio che il decreto di approvazione del Por Fesr (Piano Operativo Regionale. NDR) è stato adottato dalla Regione Veneto, cosa che ci consentirà di acquistare i prossimi nuovi mezzi ecologici con 8 milioni di euro. Inoltre beneficeremo di un altro milione di euro con il bando periferie. Pertanto nel prossimo anno e mezzo avremo un sensibile aumento della dotazione di mezzi ecologici”. A questo proposito si presume che facesse riferimento alla fantomatica gara per l'acquisto di ben 21 autobus ecologici per il servizio urbano. Ciò permetterebbe di pensionare tutti gli autobus a pianale rialzato e senza aria condizionata, rendendo quindi il parco mezzi urbano interamente acessibile ad anziani e passeggini, nonchè climatizzato nelle stagioni più calde. Attendiamo quindi con ansia questa nuova grossa gara d'appalto. Per l’acquisto dei 7 nuovi mezzi sono stati investiti 1.540.000 euro, in parte a carico di SVT e in parte finanziati con contributo della Regione Veneto (897.000 euro).
Con l’entrata in servizio di questi mezzi, il parco autobus di SVT conta adesso 38 veicoli alimentati a metano, per un totale di 77 autobus a basso impatto ambientale alimentati a gas (39 sono quelli a GPL già in servizio) su 115 autobus totali, vale a dire il 67% del parco mezzi.
Questi autobus, che saranno impiegati prevalentemente sulla linea 2, rispondono ai più elevati standard ecologici con emissioni che soddisfano i limiti EURO 6, dai quali è attesa una riduzione in termini ambientali di 16,6 tonnellate/anno di inquinanti immessi in atmosfera, e di 93 tonnellate di combustibile tradizionale impiegato.
Caratteristiche dei 7 nuovi mezzi
Ciascuno dei 7 nuovi mezzi, di colore bianco, a metano EURO 6 è stato prodotto da IIA, Industria Italiana Autobus e corrispondono al modello Menarini Citymood 12 metri CNG. Il motore ha una cilindrata di 7800 cc con 6 cilindri ad iniezione elettronica.
Ogni mezzo può trasportare 103 passeggeri, è dotato di 21 posti a sedere, un posto di servizio, 80 posti in piedi e un posto per carrozzella. Quest’ultima può accedere con pedana per la salita e la discesa a comando manuale. Tutti i mezzi sono climatizzati e dotati di sistema di videosorveglianza, per migliorare il livello di sicurezza a bordo, oltre che di sistema di localizzazione. Gli utenti vengono informati a bordo su fermate e destinazione tramite annuncio video e vocale.
Il costo di ciascun mezzo è di 220 mila euro.
Sfoglia la GALLERIA FOTOGRAFICA della presentazione. (reindirizzamento alla galleria fotografica su Flickr)
Articolo tratto dal sito www.comune.vicenza.it
La città dimostra di credere nel trasporto pubblico con l’eccezionale aumento del numero di passeggeri, 2 milioni in più dal 2013. L’importante risultato è merito di SVT che arricchisce la flotta urbana con 7 nuovi autobus urbani alimentati a metano, oltre che delle iniziative a sostegno del trasporto pubblico volute dall’amministrazione comunale. “I nuovi mezzi che presentiamo oggi consentono di svecchiare la dotazione di SVT, sono più confortevoli, più silenziosi ed ecologici – ha annunciato l’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza -. Con i mezzi a basso impatto attualmente in dotazione viene coperto il 73,26% del chilometraggio totale, aspetto che sottolinea l’importante operazione di razionalizzazione nell’utilizzo dei mezzi.
L'assessore alla mobilità Antonio Marco Dalla Pozza ha quindi preso la parola: “Con l’occasione annuncio che il decreto di approvazione del Por Fesr (Piano Operativo Regionale. NDR) è stato adottato dalla Regione Veneto, cosa che ci consentirà di acquistare i prossimi nuovi mezzi ecologici con 8 milioni di euro. Inoltre beneficeremo di un altro milione di euro con il bando periferie. Pertanto nel prossimo anno e mezzo avremo un sensibile aumento della dotazione di mezzi ecologici”. A questo proposito si presume che facesse riferimento alla fantomatica gara per l'acquisto di ben 21 autobus ecologici per il servizio urbano. Ciò permetterebbe di pensionare tutti gli autobus a pianale rialzato e senza aria condizionata, rendendo quindi il parco mezzi urbano interamente acessibile ad anziani e passeggini, nonchè climatizzato nelle stagioni più calde. Attendiamo quindi con ansia questa nuova grossa gara d'appalto. Per l’acquisto dei 7 nuovi mezzi sono stati investiti 1.540.000 euro, in parte a carico di SVT e in parte finanziati con contributo della Regione Veneto (897.000 euro).
Con l’entrata in servizio di questi mezzi, il parco autobus di SVT conta adesso 38 veicoli alimentati a metano, per un totale di 77 autobus a basso impatto ambientale alimentati a gas (39 sono quelli a GPL già in servizio) su 115 autobus totali, vale a dire il 67% del parco mezzi.
Questi autobus, che saranno impiegati prevalentemente sulla linea 2, rispondono ai più elevati standard ecologici con emissioni che soddisfano i limiti EURO 6, dai quali è attesa una riduzione in termini ambientali di 16,6 tonnellate/anno di inquinanti immessi in atmosfera, e di 93 tonnellate di combustibile tradizionale impiegato.
Caratteristiche dei 7 nuovi mezzi
Ciascuno dei 7 nuovi mezzi, di colore bianco, a metano EURO 6 è stato prodotto da IIA, Industria Italiana Autobus e corrispondono al modello Menarini Citymood 12 metri CNG. Il motore ha una cilindrata di 7800 cc con 6 cilindri ad iniezione elettronica.
Ogni mezzo può trasportare 103 passeggeri, è dotato di 21 posti a sedere, un posto di servizio, 80 posti in piedi e un posto per carrozzella. Quest’ultima può accedere con pedana per la salita e la discesa a comando manuale. Tutti i mezzi sono climatizzati e dotati di sistema di videosorveglianza, per migliorare il livello di sicurezza a bordo, oltre che di sistema di localizzazione. Gli utenti vengono informati a bordo su fermate e destinazione tramite annuncio video e vocale.
Il costo di ciascun mezzo è di 220 mila euro.
Sfoglia la GALLERIA FOTOGRAFICA della presentazione. (reindirizzamento alla galleria fotografica su Flickr)
Articolo tratto dal sito www.comune.vicenza.it
Troppo traffico sulla Sp246. Provincia, Comuni e Svt dicono Si a corsie riservate per la linea 1.
7 Aprile 2017
Una rotonda e tre semafori a Valdagno, un’altra rotatoria e un semaforo a Cornedo e così via fino a Trissino, la Sp 246 non regge più e basta un incidente per bloccare la valle. La ricetta per risolvere il problema prova a darla il Gruppo Area del presidente Luca Romano, concentrando l’attenzione sulla Sp 246 e proponendo «corsie preferenziali per i bus, banchine di attesa hi-tech e regia unica per la Provinciale». Area l’altra sera ha a riunito a palazzo Festari i sei comuni di valle, Confindustria Vicenza con Roberto Travaglini, Confartigianato con il vice-presidente provinciale Gianluca Cavion, il mandamento locale di Confcommercio con Enrico Soprana, il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti, il presidente della Provincia, Achille Variati, e i referenti di Vi.Abilità e di Svt.
Il cantiere per la Superstrada Pedemontana, la gestione della Provinciale 246 come strada urbana e la dislocazione della grande distribuzione senza una viabilità adeguata. Questi sono i tre fattori che rendono la 246 un imbuto. «È un’infrastruttura affaticata - spiega Romano - una strada urbana fragile, soprattutto vicino a punti della grande distribuzione. Se riconosciamo alla 246 lo status di “strada urbana”, dobbiamo pensare a un unico governo non frazionato in sei. Un organo unitario che punti al 4° lotto per prevenire la congestione del traffico portata dal casello Spv, alla viabilità di servizio per i supermercati e a potenziare il trasporto pubblico». Il quadro lo delinea il direttore generale di Svt, Umberto Rovini: «La linea 1 Recoaro-Vicenza fa 150 corse al giorno e 7 mila passeggeri. Saremmo felici di poterla potenziare. Oggi l’autobus ci mette un’ora e mezza a compiere l’intero percorso. Con corsie preferenziali torneremmo ad essere competitivi, anche per decongestionare il traffico. Le banchine tecnologiche, che indichino esattamente i tempi di attesa, aiutano anche i piccoli commercianti: se un utente sa che ha cinque minuti di attesa, va a bere un caffè nel bar vicino». Il Presidente della Provincia Variati ha commentato: «Se venderemo le azioni autostradali, questo sarebbe il tipo di investimento che vorremmo fare. Per quanto riguarda la soluzione ai problemi di traffico legati alla grande distribuzione, siamo disponibili ad essere arbitri tra i comuni e sono convinto che si possa trovare un punto d’incontro». Ciambetti ha concluso: «Doveroso unire il governo delle infrastrutture in casi così».
Articolo di Karl Zilliken per Il Giornale di Vicenza.
Articolo tratto dal Giornale di Vicenza: www.ilgiornaledivicenza.it
Una rotonda e tre semafori a Valdagno, un’altra rotatoria e un semaforo a Cornedo e così via fino a Trissino, la Sp 246 non regge più e basta un incidente per bloccare la valle. La ricetta per risolvere il problema prova a darla il Gruppo Area del presidente Luca Romano, concentrando l’attenzione sulla Sp 246 e proponendo «corsie preferenziali per i bus, banchine di attesa hi-tech e regia unica per la Provinciale». Area l’altra sera ha a riunito a palazzo Festari i sei comuni di valle, Confindustria Vicenza con Roberto Travaglini, Confartigianato con il vice-presidente provinciale Gianluca Cavion, il mandamento locale di Confcommercio con Enrico Soprana, il presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti, il presidente della Provincia, Achille Variati, e i referenti di Vi.Abilità e di Svt.
Il cantiere per la Superstrada Pedemontana, la gestione della Provinciale 246 come strada urbana e la dislocazione della grande distribuzione senza una viabilità adeguata. Questi sono i tre fattori che rendono la 246 un imbuto. «È un’infrastruttura affaticata - spiega Romano - una strada urbana fragile, soprattutto vicino a punti della grande distribuzione. Se riconosciamo alla 246 lo status di “strada urbana”, dobbiamo pensare a un unico governo non frazionato in sei. Un organo unitario che punti al 4° lotto per prevenire la congestione del traffico portata dal casello Spv, alla viabilità di servizio per i supermercati e a potenziare il trasporto pubblico». Il quadro lo delinea il direttore generale di Svt, Umberto Rovini: «La linea 1 Recoaro-Vicenza fa 150 corse al giorno e 7 mila passeggeri. Saremmo felici di poterla potenziare. Oggi l’autobus ci mette un’ora e mezza a compiere l’intero percorso. Con corsie preferenziali torneremmo ad essere competitivi, anche per decongestionare il traffico. Le banchine tecnologiche, che indichino esattamente i tempi di attesa, aiutano anche i piccoli commercianti: se un utente sa che ha cinque minuti di attesa, va a bere un caffè nel bar vicino». Il Presidente della Provincia Variati ha commentato: «Se venderemo le azioni autostradali, questo sarebbe il tipo di investimento che vorremmo fare. Per quanto riguarda la soluzione ai problemi di traffico legati alla grande distribuzione, siamo disponibili ad essere arbitri tra i comuni e sono convinto che si possa trovare un punto d’incontro». Ciambetti ha concluso: «Doveroso unire il governo delle infrastrutture in casi così».
Articolo di Karl Zilliken per Il Giornale di Vicenza.
Articolo tratto dal Giornale di Vicenza: www.ilgiornaledivicenza.it
Il Principe Carlo in visita a Vicenza: deviazioni alle linee SVT per chiusure stradali.
31 Marzo 2017
Sabato 1 aprile 2017 Sua Altezza il Principe Carlo del Galles, erede al trono d'Inghilterra, sarà in visita a Vicenza presso la sede del COESPU alla Caserma Chinotto di Via Medici. Per questioni di sicurezza, dalle ore 12:30 alle 14:00 circa saranno chiuse alcune arterie cittadine come Viale Dal Verme, Via Lamarmora, Via San Martino e Via Castelfidardo. A seguito di queste chiusure stradali verranno quindi deviate alcune linee urbane ed extraurbane di SVT. Nel dettaglio le modifiche dei percorsi saranno le seguenti:
SERVIZIO URBANO:
Linea 2: corse in partenza da Stazione FS limitate a Via Fratelli Bandiera (ospedale). Le corse che al momento delle chiusure stradali si troveranno a Polegge o a Laghetto, per tornare verso la Stazione Ferroviaria percorreranno la Strada Marosticana svoltando poi su Ponte dei Carri, entrando a Cavazzale, svoltando poi a destra in Via Sabiavona e percorrendo tutta la direttrice fino alla chiesa di Santa Maria Ausiliatrice di Saviabona dove poi imboccheranno Viale Astichello e Via Fratelli Bandiera per riprendere il normale percorso in Viale Rodolfi, verso il centro storico e la stazione.
Linea 4: corse per Q.re San Paolo e Caserma Del Din limitate al capolinea provvisorio di Via Carducci. Inversione di marcia alla rotatoria con Via Goldoni per tornare verso il centro e i capolinea opposti. Soppresse le fermate di Viale Ferrarin, Viale Dal Verme e Via Goldoni.
Linea 9: corse verso Caldogno / Nordest, una volta giunte all'ospedale civile devieranno per Viale Astichello, Via Baden Powell, Viale Cricoli, Strada Marosticana, svolta a sinitra in Strada di Cresole e ripresa del normale pecorso in Via Diviglio a Caldogno. Le corse per Via Giuriolo raggiungeranno la rotatoria di Cresole per poi percorrere Strada Marosticana, svolta per Ponte dei Carri a Cavazzale, Via Saviabona e seguendo la linea 11 arriverà fino all'ospedale attraverso Viale Astichello, dove riprenderà il normale percorso. Soppresse tutte le fermate di Strada S. Antonino, Via Lamarmora e Via F.lli Bandiera.
Linea 30: Soppresse le partenze dal Park Cricoli. Percorso limitato A/R tra Contrà Canove-Via F.lli Bandiera (ospedale). Soppresse fermate di Via Monte Grappa e Via Medici.
SERVIZIO EXTRAURBANO:
Linee 5, 15 e 21: corse in partenza dall'autostazione di Vicenza regolari fino a Porta San Bortolo poi deviate su Fratelli Bandiera, Astichello, Baden Powell, e Cricoli. Ripresa normale percorso alla rotatoria della Marosticana. Le corse provenienti da Sandrigo, giunte alla rotatoria di Polegge sulla Marosticana devieranno per Ponte dei Carri entrando a Cavazzale, poi Via Saviabona fino alla chiesa, quindi percorreranno Viale Astichello, Via Fratelli Bandiera per poi riprendere il percorso in Viale D'Alviano.
Queste interessanti deviazioni, totalmente inedite e sicuramente irripetibili, cercherò di documentarle il più possibile, nonostante la loro durata sia limitata a poco meno di due ore nel primo pomeriggio...
Sabato 1 aprile 2017 Sua Altezza il Principe Carlo del Galles, erede al trono d'Inghilterra, sarà in visita a Vicenza presso la sede del COESPU alla Caserma Chinotto di Via Medici. Per questioni di sicurezza, dalle ore 12:30 alle 14:00 circa saranno chiuse alcune arterie cittadine come Viale Dal Verme, Via Lamarmora, Via San Martino e Via Castelfidardo. A seguito di queste chiusure stradali verranno quindi deviate alcune linee urbane ed extraurbane di SVT. Nel dettaglio le modifiche dei percorsi saranno le seguenti:
SERVIZIO URBANO:
Linea 2: corse in partenza da Stazione FS limitate a Via Fratelli Bandiera (ospedale). Le corse che al momento delle chiusure stradali si troveranno a Polegge o a Laghetto, per tornare verso la Stazione Ferroviaria percorreranno la Strada Marosticana svoltando poi su Ponte dei Carri, entrando a Cavazzale, svoltando poi a destra in Via Sabiavona e percorrendo tutta la direttrice fino alla chiesa di Santa Maria Ausiliatrice di Saviabona dove poi imboccheranno Viale Astichello e Via Fratelli Bandiera per riprendere il normale percorso in Viale Rodolfi, verso il centro storico e la stazione.
Linea 4: corse per Q.re San Paolo e Caserma Del Din limitate al capolinea provvisorio di Via Carducci. Inversione di marcia alla rotatoria con Via Goldoni per tornare verso il centro e i capolinea opposti. Soppresse le fermate di Viale Ferrarin, Viale Dal Verme e Via Goldoni.
Linea 9: corse verso Caldogno / Nordest, una volta giunte all'ospedale civile devieranno per Viale Astichello, Via Baden Powell, Viale Cricoli, Strada Marosticana, svolta a sinitra in Strada di Cresole e ripresa del normale pecorso in Via Diviglio a Caldogno. Le corse per Via Giuriolo raggiungeranno la rotatoria di Cresole per poi percorrere Strada Marosticana, svolta per Ponte dei Carri a Cavazzale, Via Saviabona e seguendo la linea 11 arriverà fino all'ospedale attraverso Viale Astichello, dove riprenderà il normale percorso. Soppresse tutte le fermate di Strada S. Antonino, Via Lamarmora e Via F.lli Bandiera.
Linea 30: Soppresse le partenze dal Park Cricoli. Percorso limitato A/R tra Contrà Canove-Via F.lli Bandiera (ospedale). Soppresse fermate di Via Monte Grappa e Via Medici.
SERVIZIO EXTRAURBANO:
Linee 5, 15 e 21: corse in partenza dall'autostazione di Vicenza regolari fino a Porta San Bortolo poi deviate su Fratelli Bandiera, Astichello, Baden Powell, e Cricoli. Ripresa normale percorso alla rotatoria della Marosticana. Le corse provenienti da Sandrigo, giunte alla rotatoria di Polegge sulla Marosticana devieranno per Ponte dei Carri entrando a Cavazzale, poi Via Saviabona fino alla chiesa, quindi percorreranno Viale Astichello, Via Fratelli Bandiera per poi riprendere il percorso in Viale D'Alviano.
Queste interessanti deviazioni, totalmente inedite e sicuramente irripetibili, cercherò di documentarle il più possibile, nonostante la loro durata sia limitata a poco meno di due ore nel primo pomeriggio...
Domenica 19 marzo torna la domenica senz'auto. Bus urbani gratutiti e potenziati.
18 Marzo 2017
Come da tradizione, anche quest'anno tornerà la domenica senz'auto, durante la quale nessun veicolo potrà circolare a meno che non sia elettrico.
Gli autobus urbani saranno gratuiti per tutto il giorno e per chi arriva dalla provincia con i bus extraurbani ci saranno agevolazioni sul prezzo del biglietto.
Come ogni anno le linee 1, 5, 7, 10, 20 e 30 verranno potenziate con un raddoppio della frequenza rispetto ai normali orari festivi e nel dettaglio si avrà:
Linea 10 POMERIGGIO con percorso breve Park Stadio-Piazza Matteotti-Park Stadio. Dalle 13:30 alle 14:10 ogni 12 minuti, dalle 14:10 in poi ogni 6-8 minuti.
Linea 20 POMERIGGIO dalle 13:30 alle 20:10 ogni 20 minuti su normale percorso Park Quasimodo-Corso Fogazzaro-Park Quasimodo.
Linea 30 SPECIALE dalle 7:00 alle 13:30 ogni 15 minuti su percorso Park Cricoli-Stazione FS per trasferimento partecipanti a "StraVicenza 2017".
NOTA: La frequenza delle linee Centrobus 10, 20 e 30 potrà subìre variazioni in base ai volumi di passeggeri in attesa ai capolinea, con l'aggiunta di ulteriori vetture o la sostituzione delle vettura da 12 metri con autosnodati da 18 metri.
Come da tradizione, anche quest'anno tornerà la domenica senz'auto, durante la quale nessun veicolo potrà circolare a meno che non sia elettrico.
Gli autobus urbani saranno gratuiti per tutto il giorno e per chi arriva dalla provincia con i bus extraurbani ci saranno agevolazioni sul prezzo del biglietto.
Come ogni anno le linee 1, 5, 7, 10, 20 e 30 verranno potenziate con un raddoppio della frequenza rispetto ai normali orari festivi e nel dettaglio si avrà:
- Linea 1 con più vetture sulla tratta Via Moneta-Stanga. Dalle 10:00 alle 14:00 corse ogni 15 minuti. Dalle 14:00 a fine servizio corse ogni 10 minuti.
- Linea 5 con più vetture sulla tratta Villaggio del Sole-Ospedaletto. Dalle 14:00 a fine servizio corse ogni 15 minuti.
- Linea 7 con più vetture su tutta la tratta Via Carso-San Pio X°. Dalle 14:00 a fine servizio corse ogni 15 minuti.
- Linea 10 DEVIATA e potenziata su due percorsi distinti al mattino e al pomeriggio:
Linea 10 POMERIGGIO con percorso breve Park Stadio-Piazza Matteotti-Park Stadio. Dalle 13:30 alle 14:10 ogni 12 minuti, dalle 14:10 in poi ogni 6-8 minuti.
- Linea 20 ATTIVAZIONE STRAORDINARIA. Normalmente non fa servizio festivo ma in via straordinaria viene svolta con corse ogni 15-20 minuti su due percorsi:
Linea 20 POMERIGGIO dalle 13:30 alle 20:10 ogni 20 minuti su normale percorso Park Quasimodo-Corso Fogazzaro-Park Quasimodo.
- Linea 30 DEVIATA e potenziata su due percorsi distinti al mattino e pomeriggio:
Linea 30 SPECIALE dalle 7:00 alle 13:30 ogni 15 minuti su percorso Park Cricoli-Stazione FS per trasferimento partecipanti a "StraVicenza 2017".
NOTA: La frequenza delle linee Centrobus 10, 20 e 30 potrà subìre variazioni in base ai volumi di passeggeri in attesa ai capolinea, con l'aggiunta di ulteriori vetture o la sostituzione delle vettura da 12 metri con autosnodati da 18 metri.
Noventa Vicentina: autobus SVT distrutto da un incendio. Tutti salvi i passeggeri.
27 Gennaio 2017
Prima un botto, poi il fumo e l'odore di bruciato. Solamente la prontezza di riflessi del conducente ha evitato il peggio su una corsa della linea extraurbana Vicenza-Noventa-Montagnana quando, per cause da accertare, un autosnodato della Società Vicentina Trasporti è andato a fuoco. In pochi minuti l'intero automezzo è stato divorato dalle fiamme, prima che i vigili del fuoco di Lonigo, Este e Vicenza potessero arrivare sul posto. Una prima ipotesi imputerebbe ad un corto circuito la causa dell'incendio, partito dal fondo del mezzo, quindi presumibilmente, dal vano motore. Per precauzione la strada è stata chiusa dalla polizia locale, anche perchè sembra che del gasolio perso dal bus sia defluito all'interno della rete fognaria. Della vettura coinvolta (Setra SG321 UL, ndr) rimane solamente la carcassa annerita. Una triste fine per un autobus nemmeno troppo vecchio (al massimo 14enne). Quello di questa mattina però non è il primo caso di incendio in cui è coinvolto un autobus marchiato SETRA. Risale solamente a meno di 4 anni fa l'incendio che devastò la vettura 161 dell'allora FTV (ora diventata SVT) in servizio sulla linea per Recoaro. Anche allora del bus non rimase nulla. |