2020
L'Ente di Governo mette a gara il 10% del TPL fino al 2026. Caccia al nuovo gestore.
24 dicembre 2020
L'Ente di Governo del TPL della Provincia di Vicenza si appresta a pubblicare il bando di gara per la concessione dei servizi extraurbani minori, oggi affidati ad operatori privati, e del servizio urbano di Schio, in capo a CONAM Scrl.
Come si legge nella Delibera n°2 del 10/12/2020, l'affidamento diretto a Società Vicentina Trasporti Srl dei servizi di trasporto pubblico locale nella Provincia di Vicenza avvenuto nel 2017, prevedeva il contestuale affidamento tramite procedura ad evidenza pubblica, del 10% delle percorrenze, come previsto dalla Legge 102/2009. Proprio quelle percorrenze non affidate ad SVT, ma ad una serie di operatori terzi quali Bettini, Bristol, Canil, Capozzo, Girardi, Lorenzi, Zambon Silla, Zanconato e CONAM, per un totale di 1.854.316,81 km/anno, sono l'oggetto della procedura ristretta ad evidenza pubblica che verrà pubblicata a breve dalla Provincia di Vicenza, con scadenza prevista nella primavera del 2021.
Nel frattempo gli attuali operatori, inclusa CONAM che gestisce l'urbano di Schio da oltre 20 anni (dal 1999 come singoli operatori e dal 2004 come consorzio), vedranno ulteriormente prorogato il contratto di servizio fino al 30 giugno 2022 o comunque fino all'effettivo ingresso del nuovo gestore. Quindi, nel 2022 il servizio di trasporto pubblico urbano ed extraurbano nel bacino provinciale sarà gestito da due operatori in luogo degli attuali 10, con SVT a farla da padrone con il 90% del servizio in mano.
Riproduzione riservata. ©
L'Ente di Governo del TPL della Provincia di Vicenza si appresta a pubblicare il bando di gara per la concessione dei servizi extraurbani minori, oggi affidati ad operatori privati, e del servizio urbano di Schio, in capo a CONAM Scrl.
Come si legge nella Delibera n°2 del 10/12/2020, l'affidamento diretto a Società Vicentina Trasporti Srl dei servizi di trasporto pubblico locale nella Provincia di Vicenza avvenuto nel 2017, prevedeva il contestuale affidamento tramite procedura ad evidenza pubblica, del 10% delle percorrenze, come previsto dalla Legge 102/2009. Proprio quelle percorrenze non affidate ad SVT, ma ad una serie di operatori terzi quali Bettini, Bristol, Canil, Capozzo, Girardi, Lorenzi, Zambon Silla, Zanconato e CONAM, per un totale di 1.854.316,81 km/anno, sono l'oggetto della procedura ristretta ad evidenza pubblica che verrà pubblicata a breve dalla Provincia di Vicenza, con scadenza prevista nella primavera del 2021.
Nel frattempo gli attuali operatori, inclusa CONAM che gestisce l'urbano di Schio da oltre 20 anni (dal 1999 come singoli operatori e dal 2004 come consorzio), vedranno ulteriormente prorogato il contratto di servizio fino al 30 giugno 2022 o comunque fino all'effettivo ingresso del nuovo gestore. Quindi, nel 2022 il servizio di trasporto pubblico urbano ed extraurbano nel bacino provinciale sarà gestito da due operatori in luogo degli attuali 10, con SVT a farla da padrone con il 90% del servizio in mano.
Riproduzione riservata. ©
Pioggia di milioni per Vicenza (e il Veneto) per favorire il rinnovo dei parchi autobus.
5 giugno 2020
Pioggia di quattrini sul trasporto pubblico veneto e in particolare su quello vicentino. Dopo aver archiviato due ottime annate per quanto riguarda il rinnovo della flotta, SVT si appresta a vivere un ulteriore periodo rosa, con ulteriori azioni di ringiovanimento del materiale rotabile urbano ed extraurbano. Ma andiamo con ordine:
4 febbraio 2020: il Ministero dell'Ambiente annuncia lo stanziamento di poco più di 41 milioni di euro per la Regione Veneto, spendibili fino al 2022, nell'ambito del Bacino Padano per il miglioramento della qualità dell'aria. Tali fondi so immediatamente disponibili, ma verranno distribuiti secondo un criterio di merito, ai Comuni che presenteranno i migliori progetti per la riduzione delle emissioni inquinanti nell'ambito del trasporto pubblico, come cita, infatti, il comunicato del Ministero: "entro 120 giorni dalla registrazione del decreto, le regioni del Bacino Padano dovranno presentare al Ministero dell’Ambiente i progetti che illustrino gli interventi da attuare, che verranno poi sottoposti entro 45 giorni ad approvazione per la successiva ripartizione dei fondi."
1 aprile 2020: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti annuncia la disponibilità immediata di 7,7 milioni di euro per il Comune di Vicenza, in quanto risulta essere tra i più inquinati da PM10. I fondi valgono sul quinquennio 2019-2023, anche se ovviamente, essendo stato firmato nel 2019, il decreto prende validità dal 2020 e di conseguenza le annualità successive subiscono uno slittamento.
21 maggio 2020: il MIT annuncia un ulteriore stanziamento, stavolta alle regioni e per il Veneto dispone che per fino al 2021 saranno spendibili poco più di 11,6 milioni di euro da suddividere tra le aziende pubbliche del territorio. Altri 7,5 milioni saranno spendibili invece tra il 2022 e il 2024.
Tenendo in disparte la prima linea di finanziamento del Bacino Padano, che porterà denaro effettivo soltanto dopo che il Comune di Vicenza ed SVT avranno presentato il loro piano di azione, si può già stimare, tenendo conto che a Vicenza viene corrisposto il 10% circa del finanziamento regionale, che tra quest'anno e il 2024 arriveranno in cassa poco meno di 10 milioni di euro (9.635.437,02 € per la precisione). Considerando una contribuzione del 50%, come tipicamente accade nella nostra regione, questa cifra potrebbe addirittura raddoppiare grazie all'intervento in autofinanziamento di SVT, costituendo una potenziale flotta di circa 70 autobus nuovi di zecca (quindi una media di circa 14 mezzi all'anno fino al 2024).
Pioggia di quattrini sul trasporto pubblico veneto e in particolare su quello vicentino. Dopo aver archiviato due ottime annate per quanto riguarda il rinnovo della flotta, SVT si appresta a vivere un ulteriore periodo rosa, con ulteriori azioni di ringiovanimento del materiale rotabile urbano ed extraurbano. Ma andiamo con ordine:
4 febbraio 2020: il Ministero dell'Ambiente annuncia lo stanziamento di poco più di 41 milioni di euro per la Regione Veneto, spendibili fino al 2022, nell'ambito del Bacino Padano per il miglioramento della qualità dell'aria. Tali fondi so immediatamente disponibili, ma verranno distribuiti secondo un criterio di merito, ai Comuni che presenteranno i migliori progetti per la riduzione delle emissioni inquinanti nell'ambito del trasporto pubblico, come cita, infatti, il comunicato del Ministero: "entro 120 giorni dalla registrazione del decreto, le regioni del Bacino Padano dovranno presentare al Ministero dell’Ambiente i progetti che illustrino gli interventi da attuare, che verranno poi sottoposti entro 45 giorni ad approvazione per la successiva ripartizione dei fondi."
1 aprile 2020: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti annuncia la disponibilità immediata di 7,7 milioni di euro per il Comune di Vicenza, in quanto risulta essere tra i più inquinati da PM10. I fondi valgono sul quinquennio 2019-2023, anche se ovviamente, essendo stato firmato nel 2019, il decreto prende validità dal 2020 e di conseguenza le annualità successive subiscono uno slittamento.
21 maggio 2020: il MIT annuncia un ulteriore stanziamento, stavolta alle regioni e per il Veneto dispone che per fino al 2021 saranno spendibili poco più di 11,6 milioni di euro da suddividere tra le aziende pubbliche del territorio. Altri 7,5 milioni saranno spendibili invece tra il 2022 e il 2024.
Tenendo in disparte la prima linea di finanziamento del Bacino Padano, che porterà denaro effettivo soltanto dopo che il Comune di Vicenza ed SVT avranno presentato il loro piano di azione, si può già stimare, tenendo conto che a Vicenza viene corrisposto il 10% circa del finanziamento regionale, che tra quest'anno e il 2024 arriveranno in cassa poco meno di 10 milioni di euro (9.635.437,02 € per la precisione). Considerando una contribuzione del 50%, come tipicamente accade nella nostra regione, questa cifra potrebbe addirittura raddoppiare grazie all'intervento in autofinanziamento di SVT, costituendo una potenziale flotta di circa 70 autobus nuovi di zecca (quindi una media di circa 14 mezzi all'anno fino al 2024).
Nuovi bus: non solo SVT ma anche CONAM: due nuovi bus per il servizio urbano di Schio.
19 marzo 2020
Non solo SVT. Anche la CONAM di Schio, titolare del contratto di servizio per l'area urbana di Schio, Torrebelvicino e Marano Vicentino, ha effettuato, nel suo piccolo, un investimento per il rinnovo del parco mezzi, acquistando due autobus nuovi di zecca, per sostituirne altrettanti con 20 anni di onorata carriera sulle spalle. La sostituzione dei due vecchi autobus (che sono già stati rottamati) è stata resa possibile in quanto la CONAM, a cui è affidato il Trasporto Pubblico Locale di Schio e dei comuni associati, è risultata beneficiaria di fondi regionali a seguito della sottoscrizione di un accordo di programma tra la Regione Veneto e il Comune di Schio relativo agli investimenti sul trasporto pubblico.
I due nuovi mezzi prodotti da Scania, modello "Citywide LF" sono lunghi 12 metri, dotati di tre porte ad azionamento elettrico delle quali la prima di tipo rototraslante e le altre due di tipo "sliding" (scorrimento esterno lungo la fiancata del veicolo). Il motore eroga 280 cavalli e rispetta la normativa Euro 6D in tema di contenimento delle emissioni in atmosfera. Sono autobus Classe I, di tipo urbano, dotati di pedana e postazione per disabili motòri e climatizzazione integrale, come il resto della flotta CONAM. Verranno impiegati verosimilmente sulle linee che erano soliti percorrere i due Mercedes O405N del 1999 e 2000 che hanno lasciato per sempre il territorio scledense, anche se la dotazione di un ampio display a led può permettere una facile intercambiabilità delle vetture su una qualsiasi delle tre linee che compongono il servizio urbano (A, C e D).
Riproduzione riservata. ©
Non solo SVT. Anche la CONAM di Schio, titolare del contratto di servizio per l'area urbana di Schio, Torrebelvicino e Marano Vicentino, ha effettuato, nel suo piccolo, un investimento per il rinnovo del parco mezzi, acquistando due autobus nuovi di zecca, per sostituirne altrettanti con 20 anni di onorata carriera sulle spalle. La sostituzione dei due vecchi autobus (che sono già stati rottamati) è stata resa possibile in quanto la CONAM, a cui è affidato il Trasporto Pubblico Locale di Schio e dei comuni associati, è risultata beneficiaria di fondi regionali a seguito della sottoscrizione di un accordo di programma tra la Regione Veneto e il Comune di Schio relativo agli investimenti sul trasporto pubblico.
I due nuovi mezzi prodotti da Scania, modello "Citywide LF" sono lunghi 12 metri, dotati di tre porte ad azionamento elettrico delle quali la prima di tipo rototraslante e le altre due di tipo "sliding" (scorrimento esterno lungo la fiancata del veicolo). Il motore eroga 280 cavalli e rispetta la normativa Euro 6D in tema di contenimento delle emissioni in atmosfera. Sono autobus Classe I, di tipo urbano, dotati di pedana e postazione per disabili motòri e climatizzazione integrale, come il resto della flotta CONAM. Verranno impiegati verosimilmente sulle linee che erano soliti percorrere i due Mercedes O405N del 1999 e 2000 che hanno lasciato per sempre il territorio scledense, anche se la dotazione di un ampio display a led può permettere una facile intercambiabilità delle vetture su una qualsiasi delle tre linee che compongono il servizio urbano (A, C e D).
Riproduzione riservata. ©
Parco mezzi: in arrivo altri autobus nuovi. Tra Consip e usati almeno 80 bus nel 2020.
11 febbraio 2020
Sono cominciate con il nuovo anno le consegne dei nuovi autobus acquistati da Società Vicentina Trasporti, con l'intento di svecchiare e rendere meno inquinante il parco mezzi aziendale. Almeno 80 autobus tra urbani ed extraurbani andranno a rinfrescare la flotta vicentina, che con le imponenti operazioni di rinnovo iniziate a fine 2018 e proseguite per tutto il 2019, aveva già raggiunto una vetustà media più che discreta, soprattutto se paragonata a quella precedente!
Nel dettaglio, con il nuovo anno sono partite le consegne dei 65 esemplari di Irisbus SFR160 Crossway da 12 metri di lunghezza, alimentati a gasolio Euro 5, acquistati dal rivenditore di Varese "Carrozzeria Omnibus".
I mezzi fanno parte di un unico lotto immatricolato tra il 2012 e il 2013 in Norvegia, e hanno prestato servizio fino al 2019 presso la società VYBuss. Sono tutti dotati di elevatore e postazione per disabili, aria condizionata, nonchè di tutte le tecnologie di bordo richiete da SVT in fase di allestimento e nazionalizzazione dei veicoli. Le nuove vetture stanno prendendo servizio in questi giorni (fare riferimento alla data dell'articolo, ndr) e spicca sicuramente la numerazione a 4 cifre con prefisso 56xx. Poche settimane prima della consegna di Crossway "ex Norvegia", sono arrivati a Vicenza alcuni autobus urbani, stavolta nuovi di fabbrica. Trattasi di 5 Menarini Citymood lunghi 12 metri, alimentati a metano, destinati al servizio urbano di Vicenza (numerati 4547-4551) e di 2 Menarini Citymood lunghi 10,6 metri, alimentati a gasolio, destinati al servizio urbano di Bassano del Grappa (numerati 823-824). Questi ultimi sono già entrati in servizio, mentre gli esemplari a metano sono in fase di allestimento presso le officine di Viale Fusinieri. In aggiunta a tali mezzi, verranno consegnati entro marzo 3 esemplari di Iveco Crossway Line da 12 metri di lunghezza, alimentati a gasolio Euro 6, acquistati tramite gara CONSIP. Andranno ad affiancarsi agli esemplari di seconda mano sulle linee extraurbane della Provincia di Vicenza. In ultima battuta, è notizia di oggi che sono stati acquistati anche 4 autosnodati usati, alimentati a gas metano, anch'essi provenienti dalla Norvegia (ex VYBuss Trondheim) con poco meno di 8 anni e 400.000 km di servizio alle spalle. In totale si tratta quindi di 79 vetture, principalmente usate, che andranno ad aggiungersi ai circa 110 autobus entrati in servizio tra il 2018 e il 2019, portando quasi a compimento l'obbiettivo dei 216 nuovi mezzi entro il 2021, annunciato dai vertici aziendali sul finire del 2018.
Riproduzione riservata. ©
Sono cominciate con il nuovo anno le consegne dei nuovi autobus acquistati da Società Vicentina Trasporti, con l'intento di svecchiare e rendere meno inquinante il parco mezzi aziendale. Almeno 80 autobus tra urbani ed extraurbani andranno a rinfrescare la flotta vicentina, che con le imponenti operazioni di rinnovo iniziate a fine 2018 e proseguite per tutto il 2019, aveva già raggiunto una vetustà media più che discreta, soprattutto se paragonata a quella precedente!
Nel dettaglio, con il nuovo anno sono partite le consegne dei 65 esemplari di Irisbus SFR160 Crossway da 12 metri di lunghezza, alimentati a gasolio Euro 5, acquistati dal rivenditore di Varese "Carrozzeria Omnibus".
I mezzi fanno parte di un unico lotto immatricolato tra il 2012 e il 2013 in Norvegia, e hanno prestato servizio fino al 2019 presso la società VYBuss. Sono tutti dotati di elevatore e postazione per disabili, aria condizionata, nonchè di tutte le tecnologie di bordo richiete da SVT in fase di allestimento e nazionalizzazione dei veicoli. Le nuove vetture stanno prendendo servizio in questi giorni (fare riferimento alla data dell'articolo, ndr) e spicca sicuramente la numerazione a 4 cifre con prefisso 56xx. Poche settimane prima della consegna di Crossway "ex Norvegia", sono arrivati a Vicenza alcuni autobus urbani, stavolta nuovi di fabbrica. Trattasi di 5 Menarini Citymood lunghi 12 metri, alimentati a metano, destinati al servizio urbano di Vicenza (numerati 4547-4551) e di 2 Menarini Citymood lunghi 10,6 metri, alimentati a gasolio, destinati al servizio urbano di Bassano del Grappa (numerati 823-824). Questi ultimi sono già entrati in servizio, mentre gli esemplari a metano sono in fase di allestimento presso le officine di Viale Fusinieri. In aggiunta a tali mezzi, verranno consegnati entro marzo 3 esemplari di Iveco Crossway Line da 12 metri di lunghezza, alimentati a gasolio Euro 6, acquistati tramite gara CONSIP. Andranno ad affiancarsi agli esemplari di seconda mano sulle linee extraurbane della Provincia di Vicenza. In ultima battuta, è notizia di oggi che sono stati acquistati anche 4 autosnodati usati, alimentati a gas metano, anch'essi provenienti dalla Norvegia (ex VYBuss Trondheim) con poco meno di 8 anni e 400.000 km di servizio alle spalle. In totale si tratta quindi di 79 vetture, principalmente usate, che andranno ad aggiungersi ai circa 110 autobus entrati in servizio tra il 2018 e il 2019, portando quasi a compimento l'obbiettivo dei 216 nuovi mezzi entro il 2021, annunciato dai vertici aziendali sul finire del 2018.
Riproduzione riservata. ©